Vaprio, la seconda vita di San Colombano

La chiesetta torna agli antichi splendori

Finito l'intervento di restauro nella chiesetta di San Colombano

Finito l'intervento di restauro nella chiesetta di San Colombano

Vaprio D'Adda (Milano), 5 ottobre 2019 - I capelli rossi, senza barba. Il vero ritratto di San Colombano, l’irlandese, è custodito nella chiesetta che porta il suo nome a Vaprio. Nel 600 fu lo stesso predicatore a ordinarne l’edificazione. Così narra la tradizione: l’edificio attuale dell’XI secolo sarebbe stato costruito sulle ceneri di quel nucleo originario. Qui, l’instancabile missionario si fermò 1.400 anni fa. Qui c’è una tappa del suo Cammino che attraversa mezza Europa. Cinque anni dopo il primo disegno e due di cantiere, il gioiello romanico è tornato agli antichi splendori. Oggi, alle 16, il tempietto verrà riconsegnato ai fedeli dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini durante una cerimonia solenne. È stato rifatto tutto, interni ed esterni: l’ultimo intervento risaliva agli anni Sessanta. Il tempo aveva coperto tesori ora riemersi grazie alla pazienza di mani sapienti; nuove decorazioni dell’abside e della cappella di sinistra impegneranno gli storici dell’arte, come il capitello colorato, all’antica, sfuggito all’indagine realizzata in pieno boom economico.

"Si chiude un percorso affascinante. È stato un onore lavorare a quest’opera", dice Marco Galli, uno dei due architetti. L’altro è l’ex sindaco Vincenzo Agliati, che ha firmato il restyling. È uno specialista nel campo come conferma la sua nomina alla guida dell’Ecomuseo Adda, bisognoso di rilancio. Sul restyling di San Colombano ha anche scritto un libro, “E la parola scolpì la pietra”, che uscirà il 24 novembre. Nel frattempo gli amanti del genere potranno gustarsi visite guidate nella chiesetta dove alle pareti ci sono altri santi medievali: Bernardino, Orsola, Barbara. Un tuffo nel passato ricco di spiritualità per celebrare la devozione popolare. Tornata in voga grazie agli habitué della “Columban Way”, battuta soprattutto da pellegrini francesi in un itinerario che abbraccia tutto il Vecchio Continente: dal Regno Unito all’Italia in un tracciato di storia, fede, paesaggio e cultura che ripercorre il viaggio del Venerabile fino al fiume. Il recupero della chiesetta costato 400mila euro (di cui 212mila in arrivo dalla Regione tramite bando) è un tassello del puzzle.