Truccazzano, espropri al cimitero: arriva la Procura

Pasticcio d’annata sugli espropri delle aree cimiteriali: la Procura “congela” le nuove tombe e irrompe in Comune

Il cimitero di Truccazzano

Il cimitero di Truccazzano

Truccazzano (Milano), 15 marzo 2019 - Pasticcio d’annata sugli espropri delle aree cimiteriali, la Procura “congela” le nuove tombe e irrompe in Comune. Parte dell’area su cui è stato costruito il camposanto, e su cui da poche settimane erano partiti lavori d’ampliamento, non erano ancora state espropriate e indennizzate. E l’ente pubblico rischia la denuncia per «violazione di domicilio» e occupazione di suolo privato. Un accordo con sanatoria economica potrebbe risolvere la questione. Nel frattempo, il cimitero resta off limits a nuove tombe o ossari. E i morti «recenti» sono da dirottare su Albignano. L’esasperazione del sindaco Luciano Moretti: «Sono stufo di pagare per leggerezze altrui». Del pasticcio si era in realtà venuti a conoscenza un anno fa circa. La costruzione del cimitero, a ridosso della Rivoltana e del canale Muzza, risale al 2012. «Allora - racconta Moretti - gli amministratori e l’ufficio tecnico, che avevano espropriato solo parte delle aree indennizzandole, dichiararono la pubblica utilità e partirono con i lavori, realizzando il cimitero».

Cinque anni il tempo dato dalla legge per ultimare le procedure di esproprio e gli indennizzi ai proprietari. Sono trascorsi senza che nessuno conducesse in porto la pratica. Nel frattempo, la società titolare delle aree è fallita, e il terreno è passato nelle mani del curatore fallimentare. Una prima comunicazione agli uffici era arrivata a scadenza dei cinque anni: «Vi si notificava la decadenza dei termini. In quell’occasione erano stati stanziati 40mila euro per completare gli indennizzi».

Ma nei mesi successivi qualche cosa si è ulteriormente incastrato. Ed eccoci alle ultime settimane, quando, urgente la realizzazone di alcune nuove tombe a terra, il Comune ha dato il via ai lavori. Pochi giorni, ed ecco la denuncia da parte del curatore fallimentare delle aree e il blocco cantiere da parte della Procura. L’altra mattina il sopralluogo in Municipio dei funzionari, ad esaminare i documenti. Per il sindaco e l’amministrazione comunale una nuova gatta da pelare. Come è potuto accadere? «Qualcosa avrò sbagliato anche io. Ma vorrei ricordare che oltre ai cambi di amministrazione, con passaggio consegne zero, abbiamo avuto tre cambi di consegna ai vertici dell’ufficio tecnico, con situazioni molto serie in ballo». Poi lo sbotto: «Sono abbastanza stanco di pagare per errori non miei«. Su una soluzione della vicenda per ora solo ipotesi. Il Comune aveva già stanziato i denari per gli indennizzi, «speriamo di poter sanare in deroga». Ma per ora, niente lavori, e niente nuove tombe. «Già l’altro giorno ho dovuto disporre di seppellire un residente di Truccazzano al cimitero di Albignano. Al momento non ho problemi di spazi nelle strutture delle frazioni, e possiamo fare fronte. Ma i problemi potrebbero porsi presto«. Non in secondo ordine, il timore dei guai giudiziari a fine mandato: «Non ci mancherebbe che questa».