Trezzo, polemica sugli orti comunali a rischio amianto

Pensionati preoccupati dopo la conferma di Cem Ambiente: nel terreno fibra killer

Gli orti comunali di Concesa

Gli orti comunali di Concesa

Trezzo sull'Adda (Milano), 25 giugno 2015 - Pomodori all’amianto. Ecco quel che hanno paura di mangiare i pensionati di Concesa. Una ventina preoccupati, anzi preoccupatissimi. Una lettera di Cem Ambiente datata 4 giugno conferma la presenza della fibra killer nel fondo acquistato dal Comune in Valfregia per gli over 60 e scoppia la bagarre. Siamo in via per Vaprio. "Rimozione amianto orti comunali Concesa", recita l’oggetto della missiva del gestore rifiuti al Comune. Ma il sindaco Danilo Villa precisa: "È la zona accanto". Tutti per Trezzo, la forza di opposizione guidata da Carlo Sironi, aveva denunciato il rischio-bsesto già tre anni fa.

"Quando la prima Amministrazione Villa decise di traslocare gli appezzamenti per far posto al nuovo campo da calcio nella frazione di Trezzo, sorto nel frattempo. La minoranza bocciò la delibera «non perché fossimo contrari agli orti, ci mancherebbe - spiega il capogruppo - ma alla loro posizione. Tutti sapevano che in quel punto fino a una ventina d’anni fa c’era una discarica abusiva. Suggerimmo dei carotaggi, poi eseguiti, ma ci mancò poco che il primo cittadino ci linciasse. Solo qualche settimana fa, in Consiglio, ci ha ripetuto che non facciamo altro che fargli perdere tempo e denaro. Stavamo discutendo proprio di questa faccenda".

Finché dal terreno, è cosa recente, sono spuntate lastre sospette. Appena rimosse con tanto di bonifica collaterale: cinque centimetri di terra asportata, una tonnellata, un metro cubo, in tutta la zona "per escludere ogni rischio, con l’amianto non si scherza", precisa subito il sindaco Danilo Villa, che getta acqua sul fuoco. "È tutto vero, ma ripeto, l’area è quella al confine con gli orti e non quella degli orti". "Non facciamo questioni di lana caprina", replica l’opposizione. Secondo la ricostruzione di Villa Appiani "i soliti ignoti" avrebbero scaricato vicino allo storico Sentiero delle Tane 380 chili di fibra killer, (2.500 euro spesi per rimuoverle) e i pensionati-coltivatori che se le sono viste affiorare, hanno lanciato l’allarme. "Non è un mistero per nessuno che lì c’era un cimitero di schifezze di tutti i generi", ancora Sironi. Il rettangolo verde ripulito in fretta e furia è una di quelle zone isolate che venivano usate come pattumiera generale.

"Ci è finito dentro di tutto. Per questa ragione avevamo chiesto verifiche". "La minoranza trovò una delle solite immagini efficaci, disse che avremmo raccolto in quel punto solo zucchine fosforescenti. Finora però nessuno si è mai presentato alla nostra porta con ortaggi inquinati», ancora il primo cittadino. «Abbiamo speso 4mila euro per l’indagine del suolo e non c’era nessuna contaminazione. Recentemente qualche manigoldo deve averne approfittato". "La Giunta di centrodestra ha tirato dritto comprando per 13 euro al metro un fondo che secondo l’Agenzia del Territorio ne valeva 2", precisa ancora Sironi. A Concesa negli ultimi giorni il terrore corre nel piatto. "Non c’è nessun rischio - ribadisce Villa -. I pensionati possono mangiare tranquillamente i loro prodotti".