Trezzo (Milano), 7 marzo 2019 - "Il Pd non siete voi. Finirete male. Cani». Insulti incisi sulla fiancata della macchina dell’ex segretario dem Antonio Bassani. L’avvertimento arriva 24 ore dopo che il consigliere ha rassegnato le dimissioni dalla carica, da lunedì non guida più il Circolo “Alfiero Colombo” di Trezzo, ma rimane capogruppo in Consiglio. In sezione non hanno dubbi sulle intenzioni dell’autore che ha agito in pieno giorno, le scritte sono comparse all’ora di pranzo. Qualcuno l’ha seguito, sapeva dov’era, cosa avrebbe fatto. Ed è questo che fa paura. L’episodio, due giorni dopo le primarie, ha lasciato di stucco iscritti e simpatizzanti. Il consigliere ha sporto denuncia.
Sul caso indagano i carabinieri di Vimercate. Si cerca di dare un volto e un nome a chi, secondo la prima ipotesi investigativa, avrebbe mirato a offendere l’ex numero uno del partito in città. Bassani è l’uomo che due anni fa ha staccato i dem dalla lista Tutti per Trezzo con la quale si erano presentati alle amministrative nel 2014, e ha riportato il simbolo democratico, sparito con l’ingresso nella civica, nell’agone politico casalingo. La solidarietà nei suoi confronti è unanime. Il sindaco Danilo Villa parla di «un’inaccettabile minaccia in stile mafioso. Sono vicino al consigliere». Secondo Sergio Confalone (Trezzo-Identità e Territorio), collega di minoranza, «siamo di fronte a un episodio inquietante. Mi auguro che si arrivi presto a individuare il colpevole». Sulla stessa lunghezza d’onda, Carlo Sironi (Tutti per Trezzo) e l’intera compagine che guida: «Matrice e movente sono da chiarire, ma è un fatto gravissimo. È il gesto di un codardo, propenso al malaffare. Un segnale di degrado. Qualcuno, in modo subdolo e vigliacco, vorrebbe sostituire la dialettica politica e il confronto democratico con la violenza. Ma noi, da persone responsabili, non ci pieghiamo all’abuso».
Sconcerto anche al Circolo. «A che punto siamo arrivati. Diamo fastidio. Il nostro pieno sostegno ad Antonio». Per lui parole di stima e di affetto anche da Alberto Fulgione, segretario del Pd Adda-Martesana: «Ci avviciniamo alle amministrative, il clima si avvelena. E questo mi preoccupa moltissimo».