"A Tregarezzo siamo murati vivi. Per respirare serve una zona chiusa"

I residenti di Segrate non possono uscire di casa a causa del traffico

"Tregarezzo è la terza corsia della Rivoltana"

"Tregarezzo è la terza corsia della Rivoltana"

Segrate (Milano), 20 settembre 2017 - «Siamo murati vivi: ogni mattina una colonna perenne di auto e tir ci impedisce di uscire di casa. Basterebbe una Ztl per tornare a respirare». Basterebbe una telecamera all’ingresso della via per tenere lontano il traffico dei pendolari da Tregarezzo, un quartiere composto da un’unica strada usata come alternativa agli ingorghi della Rivoltana.

Gli abitanti chiedono l’attivazione di una zona a traffico limitato ai soli residenti, un paletto necessario per tenere alla larga i furbetti che, nelle ore di punta, tagliano da Tregarezzo per bypassare la colonna sulla Rivoltana. Una soluzione semplice e a basso costo, che però non arriva. «Tregarezzo è diventata la terza corsia della Rivoltana - spiega Dante Bigaroli, portavoce del quartiere -, ogni mattina ci ritroviamo le auto incolonnate sotto casa e non possiamo uscire dal quartiere. L’ingorgo è perenne».

Le auto in arrivo dal ponte di via Morandi, da San Bovio e San Felice, anziché immettersi sulla Rivoltana entrano in via Tregarezzo dallo svincolo della provinciale. «In caso in necessità, non abbiamo scampo - continua Bigaroli -: perfino le ambulanze rimangono imbottigliate nel traffico. Mi chiedo perché il Comune si ostini a non voler creare una Ztl, sarebbe la soluzione più intelligente ed economica. È stato fatto in via Monzese: oltre al senso unico è stata interdetta ai non residenti per proteggere le case dal traffico della Padana. Eppure lì il traffico non era così pesante come il nostro». Basterebbe installare una telecamera al varco di ingresso di via Tregarezzo e attivare la Ztl al mattino, quando il traffico è in tilt. «Servirebbe ad impedire ai non residenti di boccare il quartiere nelle ore di punta, si potrebbero poi prevedere delle finestre per consentire il carico e scarico delle merci alle poche attività commerciale rimaste. Nel centro di Milano viene fatto da anni, non vedo quale sia la complicazione per un quartiere piccolo come il nostro».

La situazione è difficile da sempre , ma con l’apertura di Tem e Brebemi il traffico è aumentato. «La riqualificazione dalla Rivoltana ha peggiorato la situazione - aggiunge Bigaroli -, ormai chi può scappa da questo quartiere. La qualità della vita è talmente degenerata, che molti svendono le case pur di andarsene via. Anche le poche attività commerciali che c’erano sotto hanno chiude quasi tutte. L’unico negozio che resisteva era il bar, perché viveva con la gente di passaggio. Ma da quando ci hanno murato con la collinetta antirumore, ha perso tutti i clienti. A questo punto, ci resta solo il traffico, il rumore e lo smog».

Le richieste di aiuto dei residenti rimangono inascoltate. «Non capiamo il motivo di questo silenzio - conclude Dante Bigaroli -, forse per rimarcare il fatto che ci considerano cittadini di serie B? Se non ci sono soldi per la Ztl, che almeno ce lo dicano, noi proprio non campiamo il motivo per cui non cercano di fermare questo traffico che ci impedisce perfino di respirare».