Gessate, campagna di analisi bocciata: scoppia la polemica

Insieme per Gessate propone una “mappatura“ volontaria ma per la maggioranza è inutile a livello locale

Giulio Sancini

Giulio Sancini

Gessate, 13 giugno 2020 - Test sierologici sul territorio comunale, Insieme per Gessate propone: "Campagna necessaria per fotografare la diffusione del Covid sul territorio". Ma la maggioranza boccia: "Una campagna su base solamente locale non avrebbe alcuna utilità". È stata la lista Insieme per Gessate, per voce dell’ex sindaco Giulio Sancini, a presentare in consiglio la mozione che chiedeva alla maggioranza l’impegno a promuovere una campagna di sierologici fra cittadini volontari e a stanziare fondi di bilancio ad hoc. La proposta è stata bocciata dopo un lungo dibattito non tanto sull’utilità dei test, da ambo le parti condivisa, ma a livello locale.

La proposta era stata avanzata in maggio con contestuale richiesta di un consiglio straordinario. "Ritardo grave nella discussione" per la minoranza, alla quale, tuttavia, la maggioranza ha rilanciato: la richiesta non sarebbe stata a suo tempo formalizzata per iscritto. Nel merito. La mozione di Insieme parte da premesse note: la gravità della pandemia, la strategia delle “tre t“ "come unica possibile per contenere una seconda fase di contagio" e la proposta di una campagna come in altri centri della Martesana e della Bergamasca, fra gli altri Vignate e Canonica. Al Comune la richiesta di "avviare protocolli d’intesa con aziende certificate per mettere a disposizione i test". Contestualmente, di mettere risorse a bilancio "per garantire il test a chi lo richiederà". Il capogruppo di Gessate Bene Comune, Andrea Distaso, ha ribattuto: "Per chiarire ogni equivoco, non si mette in discussione l’utilità dei test. Ma l’utilità di una campagna su area ridotta, non inserita in un monitoraggio su larga scala. Gessate non è un sistema chiuso".