Segrate, morto il marito, non riesce a pagare l'affitto: sfratto rinviato

Ieri mattina si è presentato l’ufficiale giudiziario per mettere i sigilli all’appartamento

L'ufficiale giudiziario e le assistenti sociali a colloquio in via Nenni

L'ufficiale giudiziario e le assistenti sociali a colloquio in via Nenni

Segrate (Milano), 7 giugno 2018 - Vedova senza lavoro e uno sfratto esecutivo che pende come un’ascia sulla testa. È quello che sta accadendo a Monica Brambilla, 44 anni, disoccupata e mamma di due figli. La donna vive nelle case Aler di via Nenni, dove ieri mattina si è presentato l’ufficiale giudiziario per mettere i sigilli all’appartamento. Sfratto esecutivo per morosità. È stata la mediazione delle assistenti sociali a strappare un’altra proroga, ma la donna dovrà sgomberare l’appartamento entro il 19 settembre.

«Non sappiamo dove andare, siamo in mezzo a una strada – racconta Monica Brambilla -, vivo qui da 13 anni e da quando è morto mio marito non riesco più a pagare l’affitto. Ho una figlia di 15 anni e un figlio maggiorenne senza lavoro, ho bisogno di aiuto». Dopo una luna trattativa, la donna è riuscita a farsi abbassare l’affitto a 80 euro al mese, ma in una situazione di grande difficoltà la donna non riesce a pagare nemmeno questi soldi. «Cerco una soluzione per i miei figli – aggiunge la donna -, non possiamo dormire per strada. Ho cercato di concordare un piano di rientro del debito, ma non sono riuscita a pagarlo».