Segrate, ragazzini vandali in chiesa: il sindaco posta le foto della vergogna

La denuncia arriva via social, accompagnata da una riflessione

Il particolare di una sequenza finita sui social

Il particolare di una sequenza finita sui social

Segrate (Milano), 2 agosto 2019 - Due ragazzini che si filmano mentre ballano sull’altare della chiesa e mentre gettano un bicicletta da un ponte e poi pubblicano i video su Instagram. Questa la vicenda che ieri pomeriggio ha infiammato le bacheche social dei cittadini segratesi tra polemiche indignate. Il primo dei due brevi filmati riprende i giovanissimi mentre ballano in maniera irreverente sull’altare della parrocchia Santi Carlo e Anna del quartiere di San Felice, mentre il secondo, girato qualche mese fa a giudicare dall’abbigliamento dei protagonisti, li vede intenti a buttare una bicicletta dalla passerella ciclopedonale che corre accanto al ponte sulla ferrovia.

Tutto questo in un quartiere che non è certamente considerato alla stregua di una periferia degradata o di un luogo pericoloso, ma piuttosto un angolo di benessere dove a compiere queste azioni sono quasi sempre giovani annoiati alla ricerca della bravata da condividere con gli amici. Anche la sfrontatezza di chi riprende tali gesti per poi condividerli sulle piattaforme social testimonia il senso di impunità e di disprezzo per le regole civili di questi giovani. Tra i primi a rimanere sconcertati il sindaco Paolo Micheli secondo il quale «non è da oggi che Segrate si trova a fare i conti con problemi di vandalismi da parte di giovani e giovanissimi. In questo specifico caso i due sono già stati identificati dai carabinieri che convocheranno i genitori e prenderanno gli opportuni provvedimenti». Ma la riflessione pubblicata anche su Facebook dal primo cittadino va oltre ricordando che «resta la gravità di questi comportamenti che seguono episodi inaccettabili di bullismo e vandalismo che hanno coinvolto anche edifici pubblici e quindi denaro di tutti noi per riparare i danni. Al fine di prevenire e individuare i protagonisti di queste azioni, stiamo installando diverse nuove telecamere di videosorveglianza a tutela degli edifici pubblici, ma la sola repressione non è una risposta adeguata».

Secondo Micheli non bastano le politiche repressive o le indagini delle forze dell’ordine: «La mia formazione mi porta a vedere questi episodi soprattutto da un’ottica educativa, a settembre inizieremo a mettere in cantiere un servizio di educatori di strada per cercare di intercettare il disagio di questi ragazzi». Nel quartiere di San Felice, teatro di queste ultime due scorrerie, gli episodi sono stati più d’uno e le lamentele arrivate dai residenti hanno portato l’Amministrazione a emettere un’ordinanza che vieta al supermercato del luogo la vendita di alcolici dopo le 21. Immancabili le polemiche scoppiate in città, tra richieste di telecamere e di maggiore sicurezza alle quali il sindaco Micheli ha risposto dicendo che «il Comune fa la sua parte e sicuramente farà ancora di più».