Segrate, meno lusso e più ristoranti nello shopping mall

Westfield rimodula il progetto e l'apertura slitta al 2022

Il progetto iniziale del centro commerciale. I 185mila metri quadri previsti in origine d

Il progetto iniziale del centro commerciale. I 185mila metri quadri previsti in origine d

Segrate (Milano), 26 giugno 2019 - Westfield cambia il focus del progetto: meno volumi per il lusso, più ristoranti e strategie calibrate sulle preferenze dei clienti. E il taglio del nastro slitterà al 2022. Il colosso del retail - che dalla scorsa estate, con la fusione Unibail Rodamco e Westfield, non parla più solo autraliano - è pronto a ridurre gli spazi commerciali di quello che avrebbe dovuto essere lo «shopping mall» più grande d’Europa, tagliando 30mila metri quadri di negozi. Verranno ridotti soprattutto gli spazi del Luxury Village e l’apertura del centro verrà spostata in avanti di un anno.

Nei prossimi giorni, la società chiederà al Comune una variazione del permesso di costruire, allegando una planimetria che passerà dai 185mila mq previsti ai futuri 155mila. Una proposta che il Comune non potrà rifiutare, c’è da capire però se gli oneri incassati finora dall’ente dovranno essere in parte restituiti. «I motivi sono legati ai nuovi comportamenti dei consumatori - spiegano dal gruppo Unibail Rodamco -: ormai sta avanzando sempre di più l’e-commerce e anche il retail di domani continuerà a cambiare. In futuro le esigenze saranno diverse, Westfield si adatta mercato che cambia».

Ci saranno più ristoranti, che passeranno dai 50 brand dell’attuale progetto agli 80. Verrà modificata la parte lusso: non sarà intaccata l’essenza della palazzina dedicata ai marchi più esclusivi, ma l’area sarà razionalizzata in una zona più specifica. Saranno 50 i negozi di alta gamma, tra cui probabilmente Armani e Gucci. «Il progetto è nato qualche anno fa, mentre ora i consumatori cercano un approccio di acquisto diverso, più legato alla multicanalità», aggiungono i comunicatori della società. Con i cantieri ancora ai blocchi di partenza, Westfield Milano aprirà solo nel 2022, con un notevole ritardo sui planning iniziali dovuti ai tre rinvii delle concessioni legati ai rimbalzi burocratici, la lentezza degli uffici tecnici comunali che hanno prodotto il faldone con tutta la documentazione dei permessi di costruzione, l’impasse dei cantieri della Cassanese Bis, la strada necessaria per portare i consumatori all’ex dogana. L’investimento complessivo sarà di 1,4 miliardi di euro.