Segrate, tolleranza zero contro la "mala-movida"

Dopo San Felice sarà vietato consumare alcol all’aperto anche nel centro. Il rione di Lavanderie è sorvegliato speciale

Il sindaco Paolo Micheli assiste ai controlli dei carabinieri a San Felice

Il sindaco Paolo Micheli assiste ai controlli dei carabinieri a San Felice

Segrate (Milano), 23 luglio 2020 - Tolleranza zero contro alcol, bivacchi e schiamazzi notturni: il sindaco firma l’ordinanza anti-movida. Vietato consumare bevande alcoliche all’aperto nei quartieri di Segrate Centro e San Felice, le zone dove si concentrano i locali notturni. I gestori dei pub, inoltre, non potranno vendere cocktail e birre da asporto dopo le 22.30. Dopo la sperimentazione avviata all’inizio di giugno a San Felice per rimettere ordine dopo una rissa, ieri il sindaco Paolo Micheli ha firmato una nuova ordinanza, che si estende anche nel centro cittadino e che rimarrà in vigore per altri due mesi. "I bivacchi, gli schiamazzi, le urla fino a notte inoltrata e le situazioni di degrado che si presentano la mattina all’esterno di alcune attività commerciali non sono tollerabili", spiega il primo cittadino. "Spiace dover arrivare ancora una volta a soluzioni estreme – continua –, ma la tranquillità delle notti dei segratesi e il divieto di assembrarsi per prevenire il contagio sono ancora una priorità".

Il prossimo fine settimana, polizia locale e carabinieri terranno sotto controllo anche il quartiere di Lavanderie, dove presto potrebbe entrare in vigore un’ordinanza “ad hoc”. "Stiamo monitorando la situazione di Lavanderie, dove gruppi di ragazzi fanno festa fino a notte fonda nel piazzale antistante i palazzi di via Aleramo – sottolinea Micheli -. Anche in questo caso, se necessario, interverremo con fermezza. La fase acuta del lockdown è passata da due mesi, la possibilità di stare all’aperto e fare festa con gli amici è consentita, ma a tutto c’è un limite". Il primo cittadino è esasperato, negli ultimi due mesi ci sono stati diversi episodi di violenza: aggressioni in pieno giorno, risse serali, gang di ubriachi difficili da gestire. E i controlli non sempre servono, la città è grande e le forze dell’ordine sotto organico. "L’impegno nel presidio di un territorio vasto e complicato come il nostro – sottolinea Micheli – non sempre è sufficiente se una parte della clientela di questi locali, nonostante gli apprezzabili sforzi dei gestori, non è per nulla collaborativa e se i più esagitati impediscono ai cittadini di prendere sonno. Alla fine, purtroppo, ci vanno di mezzo i clienti tranquilli e soprattutto gli imprenditori che stanno uscendo da un periodo difficilissimo, ma chi pensa di potersi permettere di tutto deve darsi una regolata".