Segrate, la gara per il pc di domani

La multinazionale Lenovo ha aperto la caccia ai giovani talenti, oltre 10mila studenti dell’Istituto Europeo di Design hanno risposto all’appello in Europa

Manuela Lavezzari, direttore marketing di Lenovo, e Louis Aymonod

Manuela Lavezzari, direttore marketing di Lenovo, e Louis Aymonod

Segrate (Milano), 15 settembre - Lenovo ha aperto la caccia ai giovani talenti, oltre 10mila studenti dell’Istituto Europeo di Design hanno risposto all’appello dalle 11 sedi del vecchio continente. Sulla carta l’obiettivo era creare una «cover» accattivante per il prodotto di punta – il computer Yoga 920 –, ma in realtà il concorso è riuscito a raggiungere un traguardo più importante, dimostrando al mondo delle imprese come sia possibile coniugare le esigenze di business con la creatività, la visione e il talento dei giovani.

È una sfida ambiziosa quella lanciata nei mesi scorsi dal quartier generale di Segrate, sede italiana di Lenovo, un’azienda internazionale leader nel fornire tecnologie innovative ai mercati di consumatori e professionisti. I ragazzi hanno risposto in tanti: 130 studenti sono arrivati in finale e 37 proposte creative sono entrate nella rosa ristrettissima di una giuria internazionale di esperti del mondo dell’innovazione e del design.

«Lavorare con i ragazzi è sempre molto interessante, è un modo per unire la loro visione del mondo alla nostra, creando qualcosa di unico e straordinario», spiega Manuela Lavezzari, Emea Marketing Director di Lenovo, la manager che ha ideato e lanciato il concorso in tutta Europa. Gli elaborati finali sono stati valutati dalle sedi Lenovo di Europa, Cina e Usa: a vincere il concorso è stato il 21enne Louis Aymonod, studente dello Ied di Milano, con il progetto «Vibes of Elegance».

In palio una borsa di studio sostenuta da Lenovo. La soddisfazione più importante arriverà il mese prossimo, quando Lenovo lancerà sui mercati di tutto il mondo lo «Yoga 920 Vibes» – il prodotto creato con la cover vincente – in un’edizione limitata da 100mila pezzi. «Abbiamo scelto il progetto di Louis – continua Manuela Lavezzari - per l’originalità della proposta grafica e il suo potenziale di vendita su scala mondiale. È bello vedere come un ragazzo giovane stia avendo una visibilità così ampia: per la nostra azienda i giovani sono l’investimento migliore».

Il prototipo è stato presentato in anteprima dieci giorni fa alla Ifa di Berlino – la più importante fiera del settore IT – riscuotendo un ottimo successo. «È stata una grande emozione andare a Berlino e vedere la propria idea realizzata in un prodotto, per uno studente è un’occasione unica», racconta Louis Aymonod, designer in erba, originario di Villeneuve in Val d’Aosta.

«L’idea grafica è nata dallo studio del prodotto – continua -: volevo farlo sembrare vivo, come se fosse il computer stato progettato da una sola persona. Mi sono ispirato alla natura, dove ogni cosa nasce da elementi semplici come le molecole e gli atomi. Nella grafica, tutto inizia con un punto e io ho voluto iniziare da lì per creare una vibrazione visiva capace di trasmettere emozione, che enfatizza la vitalità e il lato umano del laptop». E con migliaia di punti, Louis ha ricreato un’onda «vibrante»: un aggettivo che ha ispirato il nome del progetto.