Cernusco difende Scirea: "Un mito intoccabile, lo ricorderemo allo stadio"

La città natale del campione juventino "risponde" alla scritta apparsa vicino allo stadio di Firenze

Il calciatore Gaetano Scirea con la maglia della Juventus

Il calciatore Gaetano Scirea con la maglia della Juventus

Cernusco sul Naviglio (Milano), 6 dicembre 2018 - «Heysel -39. Scirea brucia all’inferno!». Questo il disgustoso insulto di alcuni tifosi viola alla Juventus, prima della partita al Franchi il 1 dicembre, scritto sui muri all’esterno dello stadio di Firenze, che rimanda alla tragedia dell’Heysel in cui persero la vita 39 tifosi bianconeri. Meschina anche l’offesa a Gaetano Scirea, a quei tempi difensore del club torinese, morto in un tragico incidente d’auto in Polonia il 3 settembre 1989. L'episodio è rimbalzato a Cernusco, città natale dell’indimenticabile libero considerato come uno dei massimi interpreti nella storia del calcio, nonché icona di correttezza e signorilità. Con un sussulto d’orgoglio a difesa della gloria cittadina si è schierato immediatamente il sindaco Ermanno Zacchetti, che ha deciso di fare incidere un’iscrizione all’ingresso dello stadio già intitolato al campionissimo juventino in occasione dell’imminente restyling delle tribune. Un modo per cancellare «un’offesa senza senso». «Per chi è stato ragazzo sul finire degli anni Settanta, Gaetano Scirea è stato un esempio a tutto tondo. Dal Naviglio alla Coppa del Mondo, per 14 stagioni ultimo baluardo della difesa dell’Italia e della Juventus nelle partite più importanti e nelle sfide più accese senza mai un’espulsione, senza mai un comportamento o una dichiarazione sopra le righe - ricorda il primo cittadino -. Dopo la sua morte, gli abbiamo intitolato lo stadio per ricordare l’uomo e lo sportivo, sul campo e fuori, nella sua figura si riconoscono tutti i nostri atleti».

Quella della dedica è una scelta fatta «con l’indignazione per scritte - a prescindere dalla propria fede calcistica - che nulla c’entrano con lo sport e il rispetto». Una decisione che vuole essere anche un abbraccio ideale alla famiglia del grande campione, alla moglie Mariella e al figlio Riccardo profondamente scossi dopo l’accaduto. Un’iniziativa apprezzata dal capogruppo di minoranza Claudio Gargantini (Cernusco Civica) che invita il sindaco «a fare presto, perché per ora allo stadio Scirea si viene accolti solo dai bidoni della spazzatura». Polemiche a parte, per l’incisione il Comune potrebbe ispirarsi alle parole che la Juve ha riservato al difensore più amato di tutti i tempi. «Un fuoriclasse raro, inarrivabile. Per la raffinata eleganza con cui stava in campo e per l’educazione e l’onestà con cui affrontava la vita. Come giocatore ha vinto tutto. Come uomo è stato un modello di dolcezza e integrità, una persona leale e gentile».