Rivoluzione verde lungo il Naviglio della Martesana

Un albero per ogni abitante entro il 2030, pannelli solari sugli edifici pubblici e incentivi all’uso dei mezzi

Sulla scommessa della riforestazione  i Comuni puntano senza esitare

Sulla scommessa della riforestazione i Comuni puntano senza esitare

Cernusco sul Naviglio (MIlano), 9 dicembre 2019 -  Tari etica e fisco verde, la Martesana lancia il New Deal Green in salsa casalinga, pronta l’agenda condivisa di lungo respiro. I paletti della rivoluzione ambientale sono stati fissati in una mozione che sta facendo il giro del territorio: Cernusco, Vimodrone, Cassano e presto Carugate. Ma rimbalzerà anche nei piccoli centri.

Si parte dalla riforestazione urbana, un albero per ogni abitante entro il 2030, per continuare con pannelli solari su tutti gli edifici comunali in quattro anni e più trasporto pubblico. Sono i capisaldi del cambiamento. Tre dei 10 punti messi in cantiere dai Comuni. «Un’operazione che ha radici lontane», sottolinea Ermanno Zacchetti, primo cittadino di Cernusco. Il territorio è sempre stato virtuoso, di efficienza energetica da queste parti si è cominciato a parlare «quando non era di moda», e anche di regolamenti edilizi che hanno favorito costruzioni sostenibili rigorosamente in «Classe A».

Ma ora è stato messo nero su bianco un programma a 360 gradi, obiettivi da portare avanti di pari passo. Il primo vincolo riguarda la dichiarazione di emergenza climatica «ad alto contenuto simbolico e pratico», spiegano gli amministratori. Il secondo, la nascita di un coordinamento fra municipi e ambientalisti per scelte che abbiano un impatto sovralocale. Il terzo, la cabina di regia con Atm e Città Metropolitana per potenziare bus e ferro. E ancora, la valorizzazione di parchi e spazi verdi e soprattutto la loro reale fruibilità, un incentivo ulteriore alla differenziata che qui è già a livelli record, - tutti e quattro i promotori sono fra i primi 10 Ricicloni in Lombardia sopra i 15mila abitanti, - per chiudere con un pacchetto di sconti sulle tasse per famiglie che si convertono al compostaggio domestico e negozi che sposano il plastic-free e offrono prodotti alla spina. «I territori sono chiamati a fare la loro parte nella battaglia per la salvaguardia del pianeta – dice Francesco Galli, segretario Pd di Carugate – abbiamo appena presentato la mozione anche in città. Ci auguriamo passi anche qui».

Non è la prima iniziativa su questo fronte che i democratici strappano alla maggioranza guidata da Luca Maggioni. «Anche se non tutte hanno trovato attuazione – ricorda Galli – l’installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici è stata accolta nel 2018, ma i totem non ci sono ancora». Le altre: piantumazione di mille nuovi alberi per le vie della città, ritorno all’agricoltura di aree edificabili mai sviluppate – all’interno del nuovo Piano di Governo del Territorio in itinere – e valorizzazione del Villoresi, del bosco ex Wwf e della Vasca volano. Carugate è tra i comuni protagonisti della battaglia per la metropolitana, il prolungamento della Linea 2 Verde da Cologno. L’ultima opzione sul tappeto è la metrotranvia in stile Strasburgo, una sorta di alta velocità urbana capace di trasportare dai 3.600 passeggeri ai 5mila l’ora. Il Comune preferirebbe il metrò classico, - ma costa troppo, 900 milioni, alla fine l’importante è che «il collegamento veloce con Milano su rotaia arrivi. L’aspettiamo da 40 anni». La bozza del nuovo progetto sarà pronta a metà gennaio.