Referendum sulla fusione: Basiano e Masate divisi alla meta

Raffica di no dall’urna, ben 890, contro 508 sì: e Basiano affossa la fusione con Masate.

A Basiano vince il no, a Masate il si. Adesso la palla passa alla Regione (NewPress)

A Basiano vince il no, a Masate il si. Adesso la palla passa alla Regione (NewPress)

Basiano, 23 aprile 2018 - Raffica di no dall’urna, ben 890, contro 508 sì: e Basiano affossa la fusione con Masate. Un risultato non equivocabile e solo in parte atteso quello del referendum sulla fusione, che spacca peraltro le due comunità promesse spose, entrambe al voto ieri: a Masate, invece, i sì hanno prevalso in tutte e tre le sezioni di voto, arrivando a sfiorare il 70%.

Ma la norma è chiara. Per dare l’ok alla fusione indispensabile la chiara espressione pro della cittadinanza in entrambi i Comuni. Esulta a Basiano il battagliero comitato del No, capitanato da centrodestra e Movimento cinque stelle, attivissimo nelle ultime settimane in rete e in piazza, a smontare i numeri dello studio Anci sulla fusione e a rimarcare come Basiano, Comune che fra i due è quello con cassa più florida e aliquote più basse, da questa fusione non avrebbe trovato giovamenti, e semmai il contrario. E a sottolineare presunte “bufale” e rischi della fusione. Risultato atteso?

«Certamente - dice Maurizio Fogli, leader del Comitato del No di Basiano - abbiamo lavorato molto, e in breve tempo. Ma i cittadini sono stati con noi. Ora ci aspettiamo che il sindaco tragga le sue conclusioni, e rapidamente». «Un doppio  fallimento per la giunta di centrosinistra - dicono i sostenitori del No - con i soldi spesi e la campagna martellante fatta hanno portato a votare meno del 48% dei cittadini. E per incassare una sconfitta». Dati evidenti sin dalle prime battute dello spoglio: il No ha quasi doppiato o doppiato il Si in tutti e tre i seggi allestiti nei sotterranei del Municipio.

Delusione e silenzio per il sindaco Douglas De Franciscis. «Siamo tutti delusi - dice amara il vicesindaco Stefania Solcia - e amareggiati per non aver saputo persuadere i cittadini. Ha prevalso questa immagine di una fusione promossa solo per aiutare Masate. Ma ci si renderà conto ben presto delle conseguenze. Le nostre aliquote basse? Chiunque arriverà nel 2019 non potrà che alzarle. Persa una grande occasione». Da Masate la delusione del sindaco Vincenzo Rocco, «anche se sono soddisfatto dell’esito del referendum nel mio Comune. Qui abbiamo tirato non poco, portando a casa un lusinghiero premio al sì. Purtroppo non è servito». Niente fusione, e niente nuovo nome. Uno dei quesiti referendari riguardava proprio la scelta del nuovo Comune unico.