A Pozzuolo il paradiso dietro casa

Primi visitatori per la nuova oasi nata sulle ceneri della cava per i cantieri Teem

La pioggia non ha fermato i partecipanti al debutto

La pioggia non ha fermato i partecipanti al debutto

Pozzuolo Martesana (Milano), 20 maggio 2019 - Moriglioni, svassi dal collo rosso e morette tabaccate. Ieri un intero catalogo di biodiversità ha accolto i primi visitatori della nuova oasi Wwf a Pozzuolo. Un paradiso nato sulle ceneri di una cava per i cantieri della Teem. Le specie rare che qui hanno rapidamente ripopolato la voragine da cui provengono ghiaia e sabbia finiti nell’autostrada hanno velocemente salutato i temerari avventori che hanno sfidato la pioggia e si sono rifugiate al sicuro, al centro del laghetto, il cuore della nuova riserva.

Poco male, i turisti arrivati da mezza Lombardia – coperti dalle cerate – hanno subito estratto dalle borse e dalle tasche obiettivi, macchine fotografiche e binocoli per dedicarsi al bird-watching, l’osservazione quanto più possibile ravvicinata di esemplari rari e protetti: 110 fino ad oggi le specie censite, un’enormità. È così che hanno potuto ammirare anche aironi, cavalieri d’Italia e falchi di palude. Ma non è stato soltanto un affare per selezionati esperti. Famiglie accompagnate da guide competenti hanno visitato tutto l’habitat rifiorito attorno alla velocissima bretella che collega Agrate a Melegnano, trentatré chilometri di asfalto e svincoli. «Una vera soddisfazione», per Cesare Bertoni e Antonio Delle Monache del Wwf, alle cui cure la riserva è stata affidata. Nella Martesana come in Kenya: visitare l’area è come partecipare a un safari dietro l’angolo di casa. Niente leoni o rinoceronti, ma tanti animali fragili e bisognosi di tutela che qui trovano un luogo dove nidificare e sostare nelle migrazioni.

Con l'apertura si fa concreta l’opportunità per il territorio di raccogliere turisti e appassionati grazie ai risultati di un lavoro di recupero partito nel 2015, alla conclusione della costruzione della tangenziale esterna. Trentasei ettari tutti da scoprire che regalano anche nuove prospettive di crescita. «Sono state tante le proposte avanzate per la rinascita, alcune delle quali avrebbero reso soldi contanti alle casse del Comune, come la creazione di un parco per lo sci nautico – spiega Angelo Caterina, sindaco di Pozzuolo – Abbiamo scelto la natura e continueremo ancora a investire sull’ambiente. Stiamo già partecipando a un bando della Fondazione Cariplo, che con una spesa da parte nostra di 60mila euro, ne porterà altri 180mila, utilissimi per attrezzare con rifugi e punti di osservazione l’oasi, grazie a un progetto davvero completo».

Un vero e proprio hotel per migratori, come a Trezzo, a una manciata di chilometri da qui, dove da 20 anni gli stessi volontari, guidati da Fabio Cologni, gestiscono uno dei punti di osservazione ornitologica della Regione. Pure sull’Adda il lavoro viene da lontano, dal recupero di un’area degradata alle porte della città, come sanno bene gli appassionati che ogni anno invadono a centinaia sentieri e boschi per la Giornata delle oasi, in agenda ieri, ma rimandata a causa della pioggia che ha reso impraticabile il percorso attrezzato.