Ponte Trezzo-Capriate sicuro, ma resta chiuso

Niente mezzi pesanti nonostante l’esito positivo del sopralluogo

Il ponte sull'Adda

Il ponte sull'Adda

Trezzo sull'Adda (Milano), 15 ottobre 2018 - Il ponte Trezzo-Capriate è sicuro, ma il divieto di transito per i mezzi sopra le 20 tonnellate arriverà lo stesso. L’ordinanza sarà firmata a giorni. Così hanno deciso Comuni e Province dopo l’ultimo sopralluogo tecnico di Città Metropolitana sul viadotto. Sotto la lente degli esperti, gli effetti del via vai di camion sulla striscia d’asfalto a picco sul fiume che collega l’hinterland alla Bergamasca, costretta agli straordinari dopo la chiusura di Paderno. Ed è proprio per l’intera durata della manutenzione sul cavalcavia nel Lecchese - stimata in due anni - che resteranno in vigore le restrizioni in città. Compreso il taglio della velocità, ridotta da 40 a 30 chilometri orari. Precauzioni, ribadisce il sindaco Danilo Villa, preoccupato che lo stress a cui è sottoposto il ponte possa farne degenerare rapidamente le condizioni, creando un problema ulteriore. «Non allarmismo - aggiunge – ma non dobbiamo rischiare di compromettere il viadotto».

Tutti i  ponti sull’Adda sono sotto osservazione. Di chiusura in chiusura (prima Paderno, ora Trezzo e poi chissà) il traffico è destinato a spostarsi alla ricerca di altri punti in cui valicare il corso d’acqua. Per questa ragione Vaprio e Cassano sono sorvegliati speciali. Agli autostraportatori non resta che viaggiare in autostrada, «l’alternativa al passaggio in città c’è ed è l’A4» ricorda Villa, ma i camionisti annunciano battaglia. Costi aggiuntivi e tempi più lunghi sono indigesti per i bisonti della strada specie a Cassano, dove il divieto di passaggio risale al 2015. L’emergenza sicurezza dopo la tragedia di Genova ha evidenziato la necessità di creare un nuovo collegamento sull’Adda, da sempre snodo fondamentale di qualsiasi sistema viabilistico si immagini in zona.

Un progetto previsto dalla “Tratta D” di Pedemontana, di fatto cassata per mancanza di fondi, ma il Comune prima che accadesse aveva già deciso di inserire nel nuovo Piano di governo del territorio un nuovo trait d’union fra Trezzo e Bottanuco presto al vaglio della Regione. Villa è il grande sponsor dell’iniziativa, «nata proprio per “aiutare” il vecchio ponte, ormai insufficiente a far fronte ai crescenti volumi di traffico registrati negli anni».