Pioltello, aprono due sportelli per casa e famiglia al Satellite

L'iniziativa a sostegno dei nuclei disagiati e della coesione sociale

Con le nuove strutture si cercherà di migliorare anche la coesione sociale tra i nuclei

Con le nuove strutture si cercherà di migliorare anche la coesione sociale tra i nuclei

Pioltello (Milano), 14 febbraio 2018 - Il Satellite fa un altro passo avanti verso il rilancio del quartiere, con due nuovi progetti pronti a decollare sul fronte della case e della coesione sociale. Entro aprile verranno aperti in via Wagner due sportelli che si occuperanno dei temi più caldi per il quartiere, dove migliaia di appartamenti sono all’asta per problemi di morosità arretrate. Gli sportelli saranno dei «front office» sul tema della casa e della coesione sociale.

Gli operatori aiuteranno le famiglie a uscire da situazioni di morosità, dovute in parte all’illegalità dei contratti e alle utenze domestiche arretrate, che in moltissimi condomini hanno portato al sequestro degli appartamenti. Gli sportelli si troveranno all’interno di due negozi di via Wagner, che proprio in questi giorni sono sottoposti a un restyling con tanto di pulizia e imbiancatura, e sfanno parte del progetto di rilancio sociale del quartiere: un pacchetto di azioni del valore di 2 milioni di euro, di cui 1,2 milioni finanziati dal Governo con i fondi del bando delle periferie.

«Il Satellite è prevalentemente un quartiere privato – spiega il sindaco, Ivonne Cosciotti - e questo ci impedisce molto spesso di intervenire dove vorremmo. Il rapporto con gli amministratori di condominio, per esempio, è spesso difficile. Il nostro obiettivo è creare condizioni di housing sociale sugli immobili privati, trovare le soluzioni finanziarie per azzerare i debiti su affitti e soprattutto utenze, e ridare alle persone la possibilità di vivere in dignità e legalità».

Tante le criticità che rendono il tessuto sociale più fragile rispetto ad altre zone della città. «La situazione al Satellite è molto critica – continua –: circa il 50% degli alloggi sono sottoposti ad asta giudiziaria. Questa situazione non può essere risolta solo dal Comune, ma si devono trovare sinergie istituzionali, e non solo, a tutti i livelli. Allo stesso tempo, il quartiere è ricco di realtà che operano con profitto e risultati nel sociale, che sono la nostra grande risorsa. Una vitalità sui cuisi buole lavorare e investire».

Il progetto si muove su più livelli con l’obiettivo di contrastare il degrado, lavorando su tre gruppi sociali: donne, giovani e disoccupati. Tra i temi affrontati, l’abitare e la riqualificazione del territorio, la coesione sociale e la sicurezza.