Pioltello, sequestrati beni al boss della ‘ndrangheta milanese

Il provvedimento per un valore di oltre tre milioni di euro ha colpito Francesco Manno

Polizia

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Pioltello (Milano), 5 giugno 2019 - Beni per oltre tre milioni di euro sono stati sequestrati al boss della 'ndrangheta lombarda Francesco Manno, boss della locale della 'ndrangheta di Pioltello, comune a est del capoluogo lombardo. Dopo il sequestro del 22 marzo scorso, gli agenti della divisione Anticrimine hanno messo i sigilli a due appartamenti, a Pioltello (uno 9 locali per oltre 200 mq con terrazzo) e a un locale commerciale utilizzato come bar. Il provvedimento è stato proposto dal questore Sergio Bracco e disposto dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano presieduto dal giudice Fabio Roia. Manno era stato coinvolto nella maxi indagine 'Infinito' ed è in carcere dal 2010; ha ricevuto l'ultima condanna nel 2017, con una pena di 13 anni. A marzo di quest'anno la stessa divisione Anticrimine gli aveva sequestrato beni per oltre un milione di euro.

Dagli accertamenti patrimoniali condotti dagli investigatori della sezione Anticrimine è emersa una netta "sproporzione" tra i redditi dichiarati da Manno e il tenore di vita mantenuto da boss e dai suoi familiari. Francesco Manno, fratello di Alessandro e cugino di Cosimo Maiolo, i due a capo della locale di Pioltello, è attualmente detenuto nel carcere di Opera dove sta scontando un cumulo di condanne pari a 13 anni e 6 mesi. Tra l'altro, è stato condannato per associazione mafiosa nel processo soprannominato "Infinito" sulle infiltrazioni della ndrangheta in Lombardia.

“Grazie alla divisione Anticrimine della questura di Milano. Sono orgoglioso delle nostre forze dell'ordine, che ogni giorno sono indispensabili per ripulire l'Italia dai criminali", ha commentato il ministro dell'Interno Matteo Salvini in un post su Facebook.