Pioltello, il neocomandante: "Il mio debutto con una squadra di angeli"

Mimmo Paolini ha assunto la guida della polizia locale di Pioltello proprio nei giorni in cui è scoppiata la pandemia da Covid-19

Il comandante Mimmo Paolini in ufficio

Il comandante Mimmo Paolini in ufficio

Pioltello (Milano), 24 marzo 2020 -   È il volto umano dell’emergenza: nervi saldi al timone, in trincea 7 giorni su 7, ma sempre con il cuore aperto per sostenere i suoi agenti. Mimmo Paolini è il nuovo comandante della polizia locale di Pioltello, succeduto a Lorenzo Mastrangelo. Il passaggio di testimone è arrivato il giorno il cui è scoppiato l’allarme Covid-19. Comandante, il suo è stato un battesimo del fuoco? "Sono entrato in acqua e ho dimostrato che so nuotare. In realtà avrei dovuto assumere il comando il primo aprile, ma il mio predecessore aveva delle ferie da smaltire prima della pensione, quindi il 23 febbraio ho iniziato la prima giornata da comandante con la riunione del Comitato di emergenza". Qual è stata la prima decisione che ha dovuto assumere? "Ho subito riorganizzato gli spazi in Comando per mettere in sicurezza gli agenti e gestire le emergenze. Nella ex sala agenti ho attivato il Centro Operativo Comunale, dove riceviamo 200 telefonate al giorno di cittadini in difficoltà. Il mio ufficio sembra in assetto da guerra: ho appeso una grande mappa della città, sui cui sto monitorando tutti i quartieri. È l’unico modo per contenere l’emergenza". La gravità della situazione è evidente, ma dal punto di vista umano come si affronta? "Non ho tempo per pensare, stiamo tutti vivendo un momento complicato, umanamente la posta in gioco è alta. Abbiamo contatti con persone che stanno male e poi all’improvviso qualcuno non ce la fa. Domenica mattina, il figlio di un anziano mi ha detto al telefono: “Papà è morto” ed è stato terribile". Ci sono stati momenti più pesanti di altri. "Una doccia fredda è arrivata quando tre mie agenti hanno soccorso un uomo per strada, poi morto in ospedale per arresto cardiaco. Non sapevamo se quell’uomo fosse infetto, il rischio che gli agenti si fossero contagiati era alto. Per fortuna il tampone è risultato negativo, ma gli agenti sono molto esposti". Come stanno reagendo gli agenti? "Sono straordinari, degli angeli. Seri, preparati, disposti a fare doppi turni. Ieri ho chiuso una nota di servizio ringraziandoli per i sacrifici che stanno affrontando. Con consapevolezza, stiamo combattendo per tutti. La gente lo sente e ci è riconoscente. In città mi conoscono tutti: negli ultimi anni, ho formato 12mila studenti sui rischi della rete, quei ragazzi oggi sono cresciuti e sanno come lavoro".