Jihad e internet: il silenzio di Aftab all'arresto dei Sergio

Emerge dalle indagini un freno alla frenetica attività web del giovane di Vaprio in coincidenza con alcuni eventi legati al caso di Fatima. Aveva rapporti anche con Oussama Khachia, morto in Siria

Aftab Farooq

Aftab Farooq

Vaprio d'Adda (Milano), 4 agosto 2016 - Un'attrazione per la Jihad alimentata in buona parte dalla sua navigazione sul Web. E' questo che emerge prepotentemente dalle indagini del Ros dei carabinieri su Aftab Farooq, il 26enne pakistano residente a Vaprio ed espulso a garanzia della sicurezza nazionale. Sui social network, secondo l'inchiesta, Farooq intratteneva rapporti con alcuni giovani stranieri finiti sotto la lente delle procure.

Tra loro anche Oussama Khachia, il marocchino 31enne che abitava a Brunello (Varese), e che fu espulso dall'Italia nel gennaio 2015. Estremista, Kachia è morto poco tempo dopo proprio combattendo sotto la bandiera nera del Califfato in Siria. Nei giorni scorsi è emerso anche il rapporto stretto da Aftab con  Ibrahimi Bledar, 25enne albanese che risiedeva sempre nel Milanese, a Pozzo d'Adda, un tiro di schioppo da Vaprio. Bledar, a sua volta espulso pochi mesi fa dall'Italia, sarebbe stato una sorta di anello di congiunzione tra il pakistano e Maria Giulia Sergio, alias Fatima az Zahra, l'italiana convertita all'Islam che dopo le seconde nozze con un albanese ha abbracciato l'Islam più radicale ed è partita da Inzago  alla volta della Siria inneggiando alla Guerra Snata. 

Secondo l'attività svolta dagli investigatori il legame con i Sergio si evince dal fatto che Farooq metteva un freno ai suoi rapporti via web con altre persone in occasione di alcuni eventi particolari legati alla vicenda di Inzago, ad esempio in occasione degli arresti   di Assunta Buonfiglio e Sergio Sergio, i genitori di  Fatima, finti in cella prima che potessero seguire la figlia in Siria. Anche la sorella Marianna è stata arrestata e processata, mentr ela madre Assunta è morta in coincidenza con la concessione degli arretsi domiciliari.