Pozzuolo, a battesimo la prima oasi naturalistica della Martesana

Domenica la prima giornata di visite guidate

Antonio Delle Monache

Antonio Delle Monache

Pozzuolo Martesana (Milano), 17 maggio 2019 - Domenica la prima giornata di visite guidate, e l’altra sera la presentazione ufficiale in Comune. È l’ora del battesimo per la prima Oasi Naturalistica della Martesana, dove c’era la cava di prestito Teem c’è un angolo di campagna strappato al cemento e restituito alla natura. Un sogno realizzato grazie a molti fattori: il “progetto intelligente” e la rinaturalizzazione a cura di Te spa dopo i cantieri, la volontà dei Comuni, Pozzuolo e Melzo, e il lavoro degli ambientalisti di Pozzuolo e del Wwf Le Foppe, ora gestore del sito.

Una serata di presentazione, quella dell’altra sera a Pozzuolo, anche per mettere i primi puntini sulle i: «Quest’oasi è qualche cosa di straordinario, e sarà di noi tutti. Ma non sarà mai un parco per portarci il cane. O un’area pic nic. O un posto dove liberare, ‘finalmente’ il pesce esotico o la tartarughina di casa: prima lo chiariamo, e meglio è».

Relatori il sindaco di Pozzuolo Angelo Caterina, a ricordare la genesi del progetto, Franco Guzzetti, l’assessore ai Lavori pubblici di Melzo, e per i volontari Stefano Ghezzi e Antonio Delle Monache, Wwf. L’affidamento della gestione e l’apertura seguono un anno di lavoro intenso e già fatto: ci sono cartelli anticaccia, zattere e percorsi per le visite. Servono strutture per l’osservazione «e un canneto - così Ghezzi - che è la cosa più importante, perché dietro il canneto si apre la vita. Poi stagni, zone per la riproduzione degli insetti. Abbiamo progetti all’infinito». Dalla cava alla natura. «Già in fase di scavo quel sito fu dotato di uno scalino che ha favorito questo straordinario ripopolamento naturale - così Delle Monache -. Un intervento, quello fatto da Teem, che ha aperto la strada. E che dovrebbe fare scuola. Abbiamo un’oasi laddove le cave, in altre zone, lasciano solo degrado e deserto. Il nulla».

Agli amministratori comunali: «Grazie per la lungimiranza. Siete specie rara, come i moriglioni». Ovvero, come una delle molte specie d’avifauna d’acqua che hanno scelto l’ex cava come casa o sito di transito. «Ora tocca a noi proteggerle». Appuntamento a domenica, per le visite guidate a gruppi, a partire dalle 15 e tempo permettendo. Ritrovo alla stazione ferroviaria o sul posto, dopo il cavalcavia fra Pozzuolo e Bisentrate.