Melzo, caos iscrizioni alla materna: "Posti garantiti a tutti i bimbi"

Il sindaco Fusè cerca di placare il malcontento delle famiglie

Il sindaco Antonio Fusè

Il sindaco Antonio Fusè

Melzo (Milano), 22 maggio 2018 - Sulla questione scuola materna "si esprima il Provveditorato". Alla Direzione scolastica provinciale, l’istanza formale di chiudere con un pronunciamento la querelle post-iscrizioni nata dopo gli esuberi all’asilo di via Boves. Mentre il malcontento non accenna a placarsi e con 120 firme circa raccolte fra i genitori della scuola (per la quale, ricordiamolo, si chiede una quinta sezione a fronte del numero di iscritti), l’amministrazione comunale affida a una nota ufficiale la sua posizione. Che non cambia: "Assicureremo un posto alla materna a tutti i bambini". Ma anche: "Nessuno pensi che vi sia una scuola migliore di un’altra". Tradotto: posto assicurato, ma anche rispetto del dimensionamento scolastico che, già dallo scorso settembre, ha stabilito la ridistribuzione di sezioni e alunni.

L’oggetto della diatriba esplosa due settimane fa è ormai noto a tutti. Il dimensionamento scolastico assegna 11 sezioni di materna al circolo didattico Ungaretti (scuola di via Fratelli Cervi e nuova materna all’Umberto I fresco di restauro) e 4 al circolo di via Mascagni, scuola materna di via Boves. A iscrizioni finite i numeri, 261 bimbi all’Ungaretti sulle 2 scuole, 118 alla via Boves, unico plesso di circolo: e qui se ne possono accogliere al massimo cento. La proporzione (o sproporzione) dei numeri e il gradimento delle famiglie ha indotto il preside di via Mascagni, Andrea Caspani, a chiedere una sezione in più, con bilanciamento "a rigore di buon senso" dei dettami primi del dimensionamento. Nei giorni scorsi una petizione dei genitori. Il comunicato del sindaco Antonio Fusè cerca di smorzare i toni, ma lascia aperto il problema. "L’amministrazione - si legge - desidera ripristinare il clima sereno e di fiducia tipico di una comunità solidale e coesa quale è sempre stata la comunità melzese; è dispiaciuta del malumore che serpeggia in città tra alcune famiglie dei bambini che frequenteranno la scuola dell’infanzia. Intende pertanto rassicurare le stesse che le scuole cittadine sono in grado di accogliere tutti i piccoli. Ha certezza - si prosegue - che le domande di iscrizione alla scuola dell’infanzia, pervenute agli istituti comprensivi, sono in numero tale da poter essere tutte accolte nelle tre scuole del territorio". Ma sul "quale scuola", per ora, linea ferma.

"La costruzione di nuovi plessi ha comportato inevitabilmente la ridistribuzione equilibrata degli iscritti, secondo criteri oggettivi e predefiniti, tra tutte le scuole; e questa operazione - eccoci al punto - non potrà combaciare perfettamente con i desideri e le aspirazioni delle famiglie. Il diritto alla frequenza sarà garantito quindi a tutti e nessuno deve essere afflitto dal dubbio che una scuola sia migliore o peggiore di un’altra: tutte le scuole di Melzo sono di valore anche grazie al lavoro dei presidi, degli insegnanti e del personale".