Melzo, alla materna continua la guerra delle sezioni

La dirigente dell’Ungaretti non si presenta all’incontro

Le mamme che hanno raccolto le firme

Le mamme che hanno raccolto le firme

Melzo (Milano), 16 giugno 2018 - ​«Guerra delle sezioni» alla materna, senza esito l’incontro chiarificatore fra presidi convocato dall’amministrazione comunale. Non si presenta la dirigente dell’Ungaretti, «incontro inutile». Ma la polemica è ancora alle stelle, e ribatte dall’onnicomprensivo Mascagni il preside Mario Caspani: «Da parte della collega rispetto zero per le istituzioni, per le regole e per la cittadinanza». Lunedì pomeriggio alla Mascagni un incontro con le famiglie dei bambini iscritti in via Boves, dove ci sono gli esuberi: «Dovrò comunicare nomi e criteri di scelta dei trasferiti: non avrei mai voluto farlo».

La vicenda è ormai nota. Il dimensionamento scolastico votato in settembre e sottoscritto dai presidi prevedeva per le materne 11 sezioni al circolo Ungaretti (due asili: fratelli Cervi e ex Umberto I), preside Stefania Strignano, e 4 al circolo Mascagni (materna di via Boves), preside Caspani. All’atto delle iscrizioni 18 iscritti più del previsto alla Boves, e la richiesta del preside Caspani di una sezione in più. O in aggiunta alle 15 totali, o passata dall’altro circolo. Settimane di polemica, di richieste di raffronto dati, di raccolte firme, non hanno risolto il caso. Dal Provveditorato il diniego alla 16esima sezione. In Consiglio comunale la settimana scorsa un lungo, e agguerrito, dibattito. L’altro pomeriggio l’incontro in extremis per «mettere i due presidi attorno a un tavolo», ma senza una preside.

Da lunedì la scelta dei bambini che da via Boves dove si erano iscritti dovranno passare all’altro circolo. Una ‘guerra fra scuole’ che ha pochi precedenti. Anche nei toni. «Non ho partecipato a un incontro inutile – così la preside del circolo Ungaretti Strignano – C’è un accordo firmato nel settembre scorso e che io ho rispettato, cedendo 12 sezioni della primaria e gestendo malumori e problemi. Ma sono un preside capace, e ho fatto ciò che dovevo».

Nessun risparmio di strali al collega: «Esuberi? Il preside Caspani liberi le famiglie che sono pronte a portare i figli all’Umberto I». E l’affondo: «All’Ungaretti abbiamo realizzato cose straordinarie: c’è una struttura, un preside che è un punto di riferimento, ci sono progetti di eccellenza. Se qualcuno è invidioso è affar suo». Il preside della Mascagni: «Ho sempre detto che i bambini non erano numeri, e agito in tale senso».