Melzo, il Punto nascite a mezzo regime

Un mese fa il trasloco da Cernusco ma nella nuova struttura mancano letti

 La riorganizzazione ospedaliera voluta  dalla Regione ha suscitato proteste tra cittadini e personale medico

La riorganizzazione ospedaliera voluta dalla Regione ha suscitato proteste tra cittadini e personale medico

Melzo (Milano), 1 aprile 2015 - Trasloco fatto ormai da un mese ma il Punto Nascite di zona è ancora a mezzo regime: "Più letti in ostetricia da maggio". A trenta giorni esatti dalla serrata del Punto Nascite dell’ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio e dal trasferimento (in ottemperanza alle decisioni della Regione Lombardia) dell’intero servizio all’ospedale Santa Maria delle Stelle di Melzo, un primo bilancio e le prospettiveE anche, dura a morire, qualche residua polemica. Sulla situazione della maternità "neo-centralizzata" è giunta un’ interrogazione al consiglio comunale melzese, firmata dal consigliere del Partito Democratico Massimo Ferrari, medico di professione: "Sappiamo dagli ambienti interni all’ospedale che il potenziamento è stato tale, sinora, solo sulla carta, occorre chiarezza sulle prospettive". Anche perché su letti e numeri non si scherza, e la posta in gioco è elevata. Per mantenere il reparto nascite di "Martesana aperta" occorre tagliare quantomeno l’obiettivo dei mille parti all’anno. Una prima risposta dall’Azienda ospedaliera: "Il reparto melzese conta ad oggi 12 posti letto funzionanti. Dovrebbero essere di più, ed è vero che i lavori ancora in corso in medicina hanno impedito sinora di renderne disponibli altri. Contiamo di attivarne altri 4 entro un massimo di tre settimane. Per il resto però - così ancora la direzione sanitaria - tutto procede come preventivato, non vi sono disagi". Chiuso Cernusco, maggiori accessi di partorienti? "È un dato che allo stato, dopo solo un mese, è davvero impossibile fornire". Ed è un dato cui guarda con la massima attenzione chi, comitati e cittadini, contro il trasferimento della maternità da Cernusco sul Naviglio a Melzo ha battagliato sino all’ultimo giorno.

L’ultima bordata arriva dalle pagine del gruppo Fb "Nascere ancora in Martesana", alfiere sino a poche settimane fa della crociata in difesa del punto nascite dell’Uboldo. "Occorre davvero un punto nascita in Martesana o piuttosto varrebbe la pena appoggiarsi agli ospedali limitrofi, dunque San Raffaele, Sesto, Vimercate, Treviglio? Noi crediamo che occorra. A sostegno di ciò informiamo che nel 2014 la popolazione della Martesana è numericamente cresciuta"Ed ecco lo strale. "Ma come si è distribuita questa crescita demografica? Dai dati Istat, tra gennaio e novembre gli abitanti dei primi tre comuni di residenza delle vecchie partorienti a Cernusco sono aumentati di 489 unità (a Cernusco, 157 (a Pioltello) e 479 (a Cologno Monzese). E i comuni di provenienza di chi partorisce a Melzo? Anche loro sono aumentati, ma si leggano i numeri: 40 nuovi abitanti a Gorgonzola, 20 a Melzo e 2 a Vignate. Forse il buon assessore Mantovani (che motivò la scelta di Melzo per via della “migliore posizione“ del nosocomio, al centro di un’area “densamente abitata“) dovrebbe farsi spiegare il concetto di densità abitativa".