Melzo, ospedale dei cantieri: "Per agosto riaprono tutti i reparti"

Sopralluogo dei 5 Stelle, col timore di tanti spazi vuoti. Il direttore sanitario: "Nessun rischio, daremo assistenza confortevole ai malati"

Il sopralluogo dei pentastellati

Il sopralluogo dei pentastellati

Melzo (Milano), 12 luglio 2016 - Sopralluogo a Cinque Stelle all’ospedale dei cantieri, l’azienda accoglie e assicura: "Entro agosto reparti riaperti  e grossi sforzi in atto per adeguare il personale: dopo 5 anni di lavori e disagi ci apprestiamo a tornare a regime". A guidare nella visita i consiglieri regionali del Movimento Dario Violi e Stefano Buffagni il direttore sanitario aziendale Vito Corrao, il responsabile di presidio Carmelo Lopez, alcuni primari dei singoli reparti, responsabili di medici ed infermieri. 

Un tour complesso, quello del Santa Maria delle Stelle, ancora nella delicata fase di passaggio fra i lavori infiniti (11 milioni di euro spesi a tranches più i 4 e mezzo per il nuovo blocco operatorio ancora in costruzione) durati ben 5 anni, e la riattivazione di reparti e servizi. Traslochi incrociati in vista, accorpamenti estivi in corso, qualche magagna tecnica dei locali freschi pure di ristrutturazione (l’impianto di condizionamento fuori uso da dieci giorni in Medicina e refrattario ai tentativi di ripristino), la querelle sulla carenza ancora importante di infermieri ed anestesisti. E sullo sfondo la polemica sullo spacchettamento dell’Oncologia di Gorgonzola: a Melzo arriveranno i soli dieci posti di hospice, che saranno collocati nella vecchia pediatria al primo piano. La nuova pediatria, accorpata a Cernusco in estate, riaprirà a Melzo il 6 agosto. L’8 agosto, "non un giorno più tardi", così Corrao, apre anche l’Otorinolaringoiatria, uno dei reparti rimessi a nuovo e inutilizzati.

Il personale che manca: "Contiamo nel giro di breve tempo di tornare al regime pre-lavori". Le sale operatorie da usare a turno: "Situazione provvisoria". La vicenda Oncologia: "Sono state fatte le scelte migliori per i pazienti: qui tutto il servizio non poteva arrivare".

Da parte della delegazione richieste di chiarimento sull’ultima destinazione degli spazi quando sarà aperto il nuovo monoblocco esterno, dove saranno sistemate sale operatorie ("che potevano rimanere là dove sono ora") e gli ambulatori: "Il timore, anzi la certezza, è che rimarranno, dopo tanti e tanti soldi spesi, ampi spazi inutilizzati. Si è investito sugli involucri, e vi sono criticità enormi sui contenuti. Noi lo sappiamo. I cittadini ci scrivono". Poche parole da parte dei primari. Dall’azienda garanzia di impegno massimo: "Gli spazi vuoti? Non lo resteranno. Il nostro obiettivo è usarli per rendere sempre più ampia e confortevole l’assistenza ai malati".