Melzo, nido di vespe nel soffitto: chiuse le medie 'Mascagni'

Si torna in classe lunedì tra immancabili polemiche

L’istituto è stato evacuato per evitare rischi

L’istituto è stato evacuato per evitare rischi

Melzo (Milano), 21 settembre 2018 - Vespe alla Mascagni, il Comune chiude le medie fino a lunedì "per disinfestazione" e scoppia la polemica. Ieri, un nido nascosto nel soffitto vicino a un bagno ha spinto il sindaco Antonio Fusè a sbarrare i cancelli per due giorni, si riapre il 24, e l’attacco della minoranza corre in Rete. L’istituto è stato evacuato dopo che i pompieri l’avevano dichiarato inagibile. L’opposizione chiede che "fine abbia fatto la manutenzione" a pochi giorni dall’inizio delle lezioni e pure se era il caso di prendere una decisione così drastica. Immediata la replica del primo cittadino che respinge ogni addebito al mittente: "L’idea di incuria che emerge da certe parole è profondamente ingiusta. Abbiamo portato a termine tutte le bonifiche necessarie d’accordo con le autorità sanitarie".

"Gli insetti erano già stati notati in un precedente sopralluogo - spiega Fusè - i tecnici avrebbero dovuto risanare ma la situazione è precipitata, le vespe hanno cominciato a svolazzare nei corridoi fino a spingerci a chiedere l’intervento dei vigili del fuoco". "Ho scelto come sindaco, come padre e pure come nonno, dopo aver chiesto agli esperti se c’era pericolo per ragazzi, docenti, personale. Mi hanno risposto di sì. Di fronte a questa evidenza c’era una sola cosa da fare: mandare tutti a casa". Il sindaco respinge pure l’accusa secondo la quale ci sarebbero scuole di Serie A e di Serie B che ha cominciato a circolare dopo l’imprevisto alla Mascagni. I suoi avversari ricordano i fasti di qualche giorno fa per l’inaugurazione della Primaria Ungaretti con il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. "Non diciamo sciocchezze - taglia corto lui - uno è un istituto storico (Mascagni), l’altro è appena entrato nel patrimonio collettivo dopo anni di attesa. L’entusiasmo non è un reato". Per le famiglie alle prese con le vespe, due giorni di stop forzato per "un inconveniente imprevedibile".