Melzo, le scuole materne? Un colabrodo

Impietoso resoconto di Ats sulla scuola di via Boves

La materna di via Boves

La materna di via Boves

Melzo (Milano), 5 ottobre 2018 - Infermeria fuori uso, aule usate come deposito, bagni da sistemare e muffa in un locale: l’Ats censisce le “magagne” alla materna di via Boves e bacchetta il Comune: «Si provveda entro trenta giorni». Partono i siluri della minoranza, che da mesi denuncia l’abbandono dei plessi a sud: «Scuole di serie B». Ma dal Comune si taglia corto: «In 15 giorni abbiamo traslocato scuole, rivisto spazi, trasferito materiale e classi, facendo tutto quello che umanamente si poteva. Qualche cosa è rimasto indietro. Non si strumentalizzi».

Il sopralluogo di Ats Metropolitana ai locali della materna di via Boves (quella, per intendersi, dove in maggio si era consumata la guerra di preside e famiglie per il taglio delle sezioni) si è tenuto a fine settembre, e pochi giorni dopo referto e prescrizioni son stati notificati al Comune e alla direzione didattica. Sei le inottemperanze riscontrate: infermeria inutilizzabile, niente porta per il bagno “dependance” nello spazio pre scuola, bagno disabili inutilizzabile e mancanze nello spazio bagni comune, sezioni I e H fuori uso e la seconda «con evidenti tracce di muffa». Ats chiede inoltre documentazione di conformità dell’impianto elettrico, verifica della messa a terra e conformità dell’impianto di termoidraulica. Tutto entro trenta giorni.

Mancanze pesanti per il consigliere del Movimento 5 Stelle Stefano Palilla: «Purtroppo le segnalazioni dei disservizi nelle scuole melzesi sono sempre più frequenti. È evidente che l’amministrazione in questo momento ha scelto di investire in quelle che ritiene scuole di serie A trascurando gli altri plessi. Ci auguriamo che, finalmente, ci si decida ad investire in sicurezza anche nelle scuole della zona sud. Siamo pronti a dare battaglia, anche in sede di approvazione del piano dell’offerta formativa». Si indigna il sindaco Antonio Fusé: «I miei assessori e lo staff tecnico sono impegnati a risolvere ogni problematica. Ma non si osi parlare di scuole di serie A o B. Per noi non esistono, e nemmeno per le famiglie. Esistono solo nelle parole di chi fa terrorismo sulla pelle dei ragazzi». Si occupa dei lavori l’assessore Franco Guzzetti: «Chiunque sia del mestiere sa che ogni ispezione di Ats, Vigili del Fuoco o organismo di controllo porta a prescrizioni ed evidenzia magagne. Dato il terremoto logistico che hanno vissuto le nostre scuole in settembre, direi che è andata sin troppo bene».