Melzo, terrazza sulle ruspe a Cascina Triulzia

Così i cittadini potranno assistere da vicino al recupero del primo caseificio della Galbani

Il belvedere con infopoint per accontentare gli “umarell“

Il belvedere con infopoint per accontentare gli “umarell“

Melzo (Milano), 3 settembre 2020 - Cascina Triulzia, avanti tutta i cantieri, ed è aperto il belvedere con infopoint destinato ai cittadini: "Possono assistere ai lavori, ma distanziati e in sicurezza". Il terrazzo anti-assembramento e vista cantiere "per seguire in diretta la riqualificazione-show" si trova nell’ala più panoramica della cascina che ospitò a fine Ottocento il primo nucleo della Galbani. Lavori di adattamento sono stati svolti nei mesi scorsi, alla ripresa di un cantiere a sua volta a lungo paralizzato dal lockdown. Oggi ad annunciare la curiosa possibilità per la cittadinanza, con il Comune, è la concessionaria Te spa, finanziatrice dell’opera per circa tre milioni di euro. Per la terrazza con vista ruspe il curioso soprannome di Belvedere degli Umarell, "laddove con il termine umarell, e forse non tutti lo sanno, si indicano i cittadini, e non solo certo i pensionati, che amano trascorrere ore a osservare i cantieri, magari fornendo consigli alla manovalanza".

Belvedere aperto, senza ressa e con orari. "E’ possibile accedervi - così l’assessore alle Opere Pubbliche Franco Guzzetti - nelle ore in cui è aperto il cantiere. Per capirsi: alle 16.30 si chiude tutto. Non è un luogo di ritrovo, ma un punto di osservazione". Al belvedere sulle opere l’amministrazione pensava da tempo: la messa in sicurezza di Cascina Triulzia, da decenni all’abbandono, è uno degli interventi di punta in corso sul territorio comunale.  A ridosso della terrazza anche una sorta di Infopoint, che riassume le vicende della cascina, censita sui mappali castali sin dai tempo di Maria Teresa d’Austria, e fornisce indicazioni sui lavori in corso. La sfida di questa tranche di cantieri è la messa in sicurezza, ovvero il salvataggio. Il progetto è complesso, la direzione lavori è stata affidata a Christian Campanella del Politecnico di Milano, la supervisione della Soprintendenza ai Beni ambientali è stretta. "L’impiego di maestranze specializzate e di macchinari moderni - così la nota Te spa - ha consentito di recuperare il tempo perduto causa lockdown. Pazienza certosina è stata riservata, inoltre, al salvataggio del locale denominato stallino del fittavolo, caratterizzato da volte in arenaria e che, al contrario dei solai compromessi, verrà tenuto in piedi, della torre colombaia a pianta quadrata, dei laboratori in cui prestavano servizio i contadini assunti nella fabbrica del formaggio e alla ghiacciaia della famiglia Galbani".