Linate, illegittime le multe dei ghisa nella zona aeroportuale

Il giudice stabilisce anche un danno erariale per Segrate e Peschiera

Il parcheggio della discordia all’uscita dell’aeroporto

Il parcheggio della discordia all’uscita dell’aeroporto

Segrate (Milano), 13 settembre 2018 - Linate: illegittime le multe inferte dai ghisa milanesi nella zona aeroportuale e danno erariale per le casse comunali di Segrate e Peschiera. A stabilirlo è l’ultima sentenza emessa dal giudice di pace Rossella Barbaro che, con un dispositivo di 11 pagine, ha accolto in toto il ricorso di T.S., un’automobilista torinese che si è vista arrivare a casa un maxi verbale di quasi 200 euro per aver posteggiato la vettura all’interno dell’aeroporto. Stessa sentenza scritta qualche mese fa dalla stessa giudice anche per i 29 verbali contestati da C.S., il proprietario dell’auto che il figlio ha usato per mesi per accompagnare la fidanzata in aeroporto, senza rendersi conto dei clic scattati dalle telecamere montate da Milano. Multe per un totale di quasi 3mila euro. La vittoria di C.S. è stata però congelata, almeno per il momento. Milano ha infatti spostato la questione sull’asse del Tribunale ricorrendo in Appello, vinto dalla polizia locale. Ora l’automobilista è pronto ad arrivare in Cassazione per chiedere al giudice l’annullamento della raffica di multe.

"È una sentenza storica quella di Rossella Barbaro, perché mette l’accento sull’illegittimità delle multe inferte dalla polizia locale di Milano e sul danno erariale. La giudice di pace è stata chiarissima: le telecamere sono installate sul territorio di Segrate e Peschiera, i verbali sono irregolari". A spiegare i motivi della sentenza è l’ex comandante dei vigili di Segrate, Franco Fabietti, che ha organizzato entrambi i ricorsi. Dopo aver fatto scoppiare la bomba dei T-Red, Fabietti è ormai diventato il paladino di chi si sente ingiustamente vessato, tanto da essere contattato dalle associazioni dei consumatori di tutta Italia. "Milano è entrata a gamba tesa sull’aeroporto – continua Fabietti –: negli ultimi 18 anni ha inviato una multitudine di verbali ai cittadini, che purtroppo hanno pagato senza sapere che quelle multe sono illegali. Addirittura, sui 30 verbali che sono arrivati ai due automobilisti che ho assistito c’era scritto che le auto erano state posteggiate a Milano, in ‘località arrivi e partenze’ di Linate. È falso: quell’area si trova sul territorio di Segrate e, per una piccola porzione, anche su Peschiera".

Il ricorso vinto da Milano - e destinato ad arrivare presto in Cassazione per il terzo round - è stato motivato da un accordo del 2010 stipulato sulla sicurezza e la vigilanza dell’area dalla Sea (la società che gestisce le infrastrutture dell’aerostazione), da Enac e dalla Polizia locale milanese. Nei mesi scorsi anche il sindaco Paolo Micheli si era rivolto al Prefetto per spegnere per sempre quelle telecamere, ma la reazione non è servita a molto. Sul tavolo ci sono oltre 3 milioni di euro incamerati negli anni da Milano. "La cifra non è certa e oscilla fra i 3 e i 6 milioni – aggiunge Fabietti -. Tutto quello che faccio è per promuovere la legalità, tre anni fa sono andato perfino in Parlamento per fermare questo abuso".