Porte aperte a Inzago per i nuovi agricoltori, terreni in affitto scontato fino a giovedì

Il Comune affitta 57mila metri quadrati di campi a prezzi calmierati, 350 euro all'ettaro

Lavoro agricolo

Lavoro agricolo

Inzago (Milano), 11 dicembre 2018 - Cereali, piante aromatiche o industriali, il Comune offre la possibilità di diventare agricoltori. Affitta con la formula del “tre più tre” terreno pubblico a prezzi calmierati, 350 euro a ettaro, per un totale di quasi sei, 5,7 per l’esattezza. Lo sconto rispetto alle medie dei fondi in locazione in Città Metropolitana arriva al 66%. Un’opportunità che nasce dall’esigenza di sistemare situazioni pregresse, ma anche dalla volontà di «preservare il territorio - spiega il vicesindaco Carlo Maderna – e per centrare l’obiettivo non c’è attività migliore dell’agricoltura». Con una festa del Ringraziamento che celebra le origini rurali del borgo ogni novembre, la benedizione dei trattori va in scena in piazza, Inzago torna alle origini anche con il bando sulla terra che scadrà giovedì.

C’è tempo fino a mezzogiorno del 13 dicembre per cambiare vita. Lasciare gli uffici e la frenesia della city per lavorare all’aria aperta lontano da scrivanie e scartoffie. Una scelta che sempre più persone fanno, soprattutto giovani. Le attività per le quali si possono ottenere i fondi sono elencate con precisione, come i doveri dei vincitori. Coltivazione di leguminose da granella, tuberi e ortaggi, foraggi, semi destinati all’alimentazione umana o animale. L'elenco è lungo e dettagliato. L’assegnatario dovrà garantire manutenzione, concimazione e conduzione del campo secondo i criteri di diligenza che osserverebbe se ne fosse proprietario. Per la formazione della graduatoria si procederà come con le case popolari. Si stilerà un elenco fino all’esaurimento degli appezzamenti disponibili. Per il locatario anche alcuni obblighi precisi, come la relazione annuale consuntiva sull’attività svolta da presentare in Comune e una di previsione per i dodici mesi successivi. Nel caso di apertura di spacci al pubblico, il Comune impone che siano seguite regole e ottenuti permessi necessari. I luoghi dovranno essere mantenuti proprio come sono, sarà vietato ad esempio esporre scritte pubblicitarie senza il consenso municipale, o cedere anche gratis a terzi porzioni di fondi. E ancora, non si potrà costruire nessun edificio sui terreni, o coltivare Ogm. Un regolamento minuzioso per evitare liti.

Burocrazia ridotta all’osso, dietro la quale c’è una delle tendenze del momento: il downshifting, cioè, “rallentare la marcia”, un’espressione diffusa fra le persone che scelgono la vita al posto della carriera. Il termine arriva dall’Inghilterra, utilizzato qualche anno fa per identificare lo strano e sempre più frequente fenomeno dei manager che a un certo punto decidono di dire basta e che ora interessa una platea allargata che non ne vuole più sapere di una routine spesso vorticosa e stressante. Anche nell’hinterland sono molte le persone che decidono di “scendere ” da un’esistenza in corsa per recuperare abilità artigianali o reinventarsi in nuove – quanto antiche – professioni, in cui ci si sente più autentici. Inzago punta un po’ su questo.