Inzago e gli islamici: controlli al Centro Stella

Il sindaco sposa la mozione regionale sulle moschee. "Per ora verifiche a distanza". Qui esplose il caso della jihadista Fatima

Il sindaco Andrea Fumagalli

Il sindaco Andrea Fumagalli

Inzago (Milano), 19 settembre 2018 - "La mozione  regionale sui centri islamici? Pienamente condivisibile. La nostra posizione in merito alle attività del Centro di cultura islamica Stella resta ferma: disponibili a collaborare nel reciproco rispetto, ma mai ad essere presi in giro. Mai accetteremmo la presenza di una moschea in paese. Tantomeno di una moschea mascherata. Il documento regionale va in questo senso, lo sposiamo senza dubbi". Le parole sono del sindaco Andrea Fumagalli. Con i responsabili di via Boccaccio un incontro nei prossimi giorni: "La chiarezza di rapporti passa dal controllo di documenti ed iscritti, a suo tempo ci siamo impegnati a verificare periodicamente".

 

Il centro di cultura islamica Stella opera ad Inzago da anni. È balzato agli onori delle cronache cinque anni fa quando esplose il caso di Maria Giulia "Fatima" Sergio, l’inzaghese convertita all’Islam e successivamente scomparsa in Siria dove combatteva a fianco dell’Isis: suo padre, a sua volta convertito, a quel tempo lavorava volontariamente come custode del centro e lo frequentava abitualmente. Il centro organizza corsi di lingua, approfondimenti sulla cultura islamica e periodici ritrovi. Non è luogo di culto ufficiale, ma è immancabile l’appuntamento per la preghiera nei giorni e orari deputati.

"Io – dice ancora il sindaco – non ho niente in contrario che vi si svolgano attività né, tutto sommato, che vi sia ogni tanto la preghiera. Sono rispettoso delle abitudini e delle necessità altrui. È chiaro che numeri e caratteristiche di queste attività debbono rimanere nei limiti della ragionevolezza". Nei primi mesi di mandato l’amministrazione aveva chiesto ai referenti dell’associazione elenco iscritti e statuto in lingua italiana. "In precedenza – così il sindaco – ci si era accontentati di riceverli in arabo".

La mozione a firma Lega approvata Dal Pirellone i primi di settembre consente e prescrive controlli stringenti sulle autorizzazioni e un nuovo censimento sui centri islamici. Inoltre dispone la creazione di una sorta di registro degli Imam. "Sino ad oggi – ancora il sindaco – non abbiamo fatto altro che controllare a distanza, sempre con l’ausilio delle forze dell’ordine. Trovo comunque più che apprezzabile una possibilità di stretta, la sicurezza e il rispetto sono in cima alle nostre priorità".