Inzago, crepe nella nuova ala delle elementari

Quattro aule di prima elementare dichiarate inagibili in via Filzi

L'assessore Sabrina Cagnardi

L'assessore Sabrina Cagnardi

Inzago (Milano), 14 settembre 2018 - Crepe nella nuova ala in legno, amministrazione e dirigenza traslocano al volo nell’ala preesistente quattro classi di prima elementare in via Fabio Filzi. Ora la struttura, realizzata nel 2015 dalla passata amministrazione comunale, sarà sottoposta a check up da esperti e uno strutturista del legno. L’accorpamento delle classi potrebbe durare qualche settimana, qualche mese o, se le garanzie di sicurezza non arriveranno, anche l’intero anno scolastico. «Per noi – così sindaco e assessore – l’assoluta priorità è la sicurezza dei bambini. Si è cercato di limitare il disagio al minimo: e naturalmente, speriamo duri il minore tempo possibile».

Sono stati il sindaco Andrea Fumagalli e l’assessore alla Scuola Sabrina Cagnardi, con il dirigente Marco Cremonesi, a incontrare l’altra mattina, primo giorno di scuola, i genitori dei bimbi delle prime classi per spiegare l’accaduto. Il corpo «incriminato» è nuovo, realizzato in legno e materiale naturale nel 2015 sotto l’amministrazione Calvi. Aveva dato qualche problema di infiltrazioni e rigonfiamento della struttura, cosicché, nelle settimane precedenti l’inizio dell’attività scolastica, era stato teatro di sopralluoghi per realizzare qualche intervento ai rivestimenti. «Purtroppo – così il sindaco Andrea Fumagalli – i nostri tecnici hanno segnalato delle crepe. A questo punto non ho avuto esitazioni, per me la struttura è inagibile. Nessuna intenzione di correre rischi. Martedì avremo la visita di uno strutturista del legno, esperto in questo genere di manufatti».

I bambini, un’ottantina di prima che avrebbero dovuto occupare le quattro aule degli spazi nuovi, sono stati accolti nell’ala vecchia, e sistemati pro tempore nelle aule di supporto, non utilizzate per l’attività didattica dei più grandi. «Ai genitori abbiamo spiegato il tutto, e naturalmente hanno capito – così Sabrina Cagnardi – È possibile che non ci sia alcun rischio, o che sia limitato ad alcune parti della struttura e non ad altre. Ma non intendiamo consentire l’ingresso nei locali senza in mano una certificazione che attesti l’assoluta assenza di rischi». Al trasferimento dei piccoli e alla riorganizzazione momentanea degli spazi ha provveduto la direzione insieme al personale scolastico.

A margine dell’accaduto qualche strale. «Diciamo molto semplicemente – così Fumagalli – che quell’edificio non risulta essere stato fatto particolarmente bene. Sono aspetti che prenderemo in esame quando avremo risolto il problema contingente».