Coronavirus, ricoverato il sindaco di Grezzago: "Combatto col mostro"

Gilberto Barki, 58 anni, portato in ospedale

Gilberto Barki, 65 anni, è affidato alle cure dei medici dell’ospedale di Vizzolo

Gilberto Barki, 65 anni, è affidato alle cure dei medici dell’ospedale di Vizzolo

Grazzago (Milano). 3 aprile 2020 - Terzo sindaco contagiato della Martesana, il secondo che finisce in ospedale con il coronavirus. Dopo Silvana Centurelli di Trezzo, è stato ricoverato Gilberto Barki, alla guida di Grezzago, mentre Laura Tresoldi di Cambiago è in isolamento a casa.

"Sto combattendo contro il mostro – dice il primo cittadino dal suo letto in corsia a Melegnano-. Sono arrivato qui dopo un malessere durato giorni con continui picchi di febbre, ho fatto il tampone e l’esito è positivo". "Credo sia doveroso rassicurare tutti in un momento incerto come questo - aggiunge -. Le mie condizioni sono stabili, il Comune prosegue l’attività, l’emergenza sanitaria è sotto controllo grazie al lavoro del Centro operativo, la cabina di regia che sta coordinando la catena di assistenza e aggiornando l’impatto dell’epidemia in paese con l’aiuto prezioso dei servizi sociali, della protezione civile, dell’ufficio tecnico, della polizia locale e il contributo essenziale dei carabinieri di Trezzo. Ne verremo fuori. Finora abbiamo avuto otto casi con il mio, più tre decessi".

Barki è in condizioni stabili, "ma un cambio di stile di vita era inevitabile a questo punto. Seguo da lontano anche se non in condizioni ottimali l’evolvere della situazione, sono vicino a tutte le nostre famiglie, ricevo aggiornamenti costanti che mi rassicurano, queste notizie mi danno la forza per affrontare il nemico silenzioso. Sono in mani eccellenti, confido di sconfiggere il Covid nel più breve tempo possibile e di tornare al mio posto, a occuparmi della comunità". Nei giorni scorsi il sindaco aveva organizzato una rete di assistenza a domicilio per persone anziane e fragili, al progetto hanno partecipato anche i commercianti che ricevono ordini e portano la spesa a casa. "Un esercito del bene al quale dobbiamo essere tutti grati". Dal reparto un’ultima raccomandazionei: "Vi prego non abbandonate per strada guanti e mascherine, possono essere veicolo di contagio. Mi dicono che ce ne sono parecchie per terra".