Sagra del Gorgonzola, in due giorni centomila presenze

Do Torino e Roma per farsi una scorpacciata di gorgonzola. Obiettivo centrato dalla sagra dedicata al formaggio con la muffa

La grande risottata è stata tra i clou della rassegna

La grande risottata è stata tra i clou della rassegna

Gorgonzola (Milano), 17 settembre 2018 - Da Torino e Roma per farsi una scorpacciata di gorgonzola. Obiettivo centrato dalla Sagra dedicata al formaggio con la muffa, più di 100mila presenze in due giorni, in un città che conta poco più di 20 mila abitanti, garantiscono già alla ventesima edizione della kermesse il posto d’onore nell’albo della manifestazione. Organizzazione impeccabile, con turisti di corto e lungo raggio soddisfatti alla fine di un weekend che ha registrato momenti magici. Come i faccini rapiti dei bimbi che si sono goduti la transumanza delle mucche e la mungitura dal vivo, dice con entusiasmo il sindaco Angelo Stucchi a fine festa.

«Abbiamo aggiunto al profumo della nostra leccornia quello delle fattorie che un tempo scandiva la quotidianità del borgo contadino». In questa frase c’è tutto il senso dell’iniziativa che Pro Loco e Comune organizzano senza risparmiarsi dalla fine degli anni Novanta grazie a 200 volontari che in 48 ore «danno il massimo per rendere indimenticabile la visita di chi ci omaggia con la propria presenza», aggiunge Stucchi. Poi batte e ribatte sulla filosofia dell’appuntamento: «Recupero della tradizione per rinsaldare l’identità collettiva, un tema essenziale in tempo di globalizzazione». Arriva da qui la forza per affrontare i mille problemi logistici che un avvenimento del genere comporta.

È filato tutto liscio. Fra bancarelle, risottata, musica e intrattenimento, le ore sono volate anche grazie alla clemenza del meteo. Il 2018 verrà ricordato per il salto di qualità che ha portato migliorie gradite dal pubblico. Come l’immensa aia con tendone allestita per gustarsi le pietanze servite senza sosta. Non solo via Italia, ma anche Largo Kennedy è diventato asse nevralgico del divertimento, a due passi dalla metropolitana, per smistare subito l’esercito di ghiottoni che scende dai vagoni nelle aree di degustazione, negli stand, compreso quello per celiaci presente per la prima volta.

Oppure, alla mostra di 500 d’epoca, all’accampamento celtico e a quello romano che hanno regalato un tuffo nel passato più remoto. Curiosità gradite da un’infinità di spettatori. Un palco diffuso per un protagonista indiscusso: il gorgonzola, che «qui ha avuto i natali nel Medio Evo», ripetono senza sosta cuochi e produttori.