Gorgonzola, riapre il ponte sul Molgora

Rientra l’allarme crollo: senso unico alternato e divieto per i camion

I teloni gonfiabili piazzati giorni fa sul ponte in via Buozzi

I teloni gonfiabili piazzati giorni fa sul ponte in via Buozzi

Gorgonzola (Milano), 2 marzo 2019 - Pollice alzato dopo il check con i gommoni, riapertura parziale (e provvisoria) per il ponte sul Molgora in via Buozzi, chiuso da gennaio: è stato riaperto ieri sera, ammessi al transito solo mezzi sino a un peso massimo di 35 quintali. E rigorosamente a senso unico alternato. Riapertura ieri nel tardo pomeriggio, dopo una giornata di lavori da parte di tecnici, imprese e Polizia Locale per aggiornare la segnaletica e allestire la corsia al centro della carreggiata per gli autoveicoli. Una sola certezza: impossibile caricare i versanti laterali, per via del grave ammaloramento delle travi di bordo, che era stato evidenziato, insieme ad una lunga serie di altre magagne, dalle perizie statiche autunnali.

L’attestato di transitabilità sul ponte malconcio era stato rilasciato l’altra mattina agli uffici comunali dallo studio di ingegneria incaricato dalla 4 Emme Service S.p.A., la società di Bolzano che aveva effettuato la prima perizia e che lo scorso 14 febbraio, per tutto il giorno, aveva compiuto prove di carico sul viadotto con l’ausilio di gommoni e acqua. Prognosi non da dimissioni (sul futuro del ponte, se ci sarà, il dibattito resta aperto), ma situazione di sicurezza che consente il provvedimento.

«La verifica svolta sul manufatto - spiega il Comune - aveva permesso di misurare in tempo reale la deformazione e la successiva stabilizzazione della struttura, sollecitata a sopportare il peso totale di 302 quintali grazie al riempimento graduale d’acqua di 2 sacconi disposti al centro del ponte. È stato poi realizzato uno studio di transitabilità che ha permesso di mettere a confronto i dati delle prove con quelli generati dai possibili veicoli in transito sulla struttura, tramite il software Carichi Eccezionali». Da qui il via libera. Documento tecnico alla mano, sono partite immediatamente le operazioni di «disembargo«, durate tutta la giornata, e si è proceduto all’ordinanza comunale relativa. Poi il «si passi».

Una buona notizia soprattutto per i residenti delle cascine Fornasetta, Gerla e Levati, che si trovano a ridosso del ponte chiuso su versanti opposti, e che sono costretti dal 30 gennaio scorso a un giro molto più lungo per raggiungere il centro di Gorgonzola o la provinciale Cerca. La chiusura, ricordiamolo, era stata velocemente decisa una volta pervenuti gli infausti risultati della perizia commissionata dopo la tragedia di Genova: fessurazioni sulle travi di sostegno, distacco di copriferro, armature e staffe corrose, anomalie di carattere strutturale e «sostanziale riduzione delle capacità portanti».