Gorgonzola, il sindaco: Atm rispetti i limiti

Scatta l’ordinanza invocata da mesi dai residenti vicino al deposito

Il comandante dei vigili Antonio Pierni e il sindaco Angelo Stucchi al cancello del deposito contestato

Il comandante dei vigili Antonio Pierni e il sindaco Angelo Stucchi al cancello del deposito contestato

Gorgonzola (Milano), 20 febbraio 2019 - Non si placano le lamentele per i lavori notturni al deposito Atm, sul tavolo del sindaco due esposti dei residenti, e da ieri all’albo pretorio la prima ordinanza firmata da Angelo Stucchi. «Si rispettino i limiti per i rumori e quelli per le emissioni di sostanze aeree tossiche». In caso di inottemperanza «Comune pronto a ricorrere alle sanzioni previste dalla legge». Intanto a ridosso del deposito incriminato, e delle case da cui, dall’inizio dei lavori che ‘animano’ le notti del quartiere, si alza la protesta dei residenti, i rilievi proseguono, a cura proprio dei tecnici dell’azienda di trasporti. Che, nei giorni in cui il caso esplose, assicurò: «Metteremo in campo ogni azione possibile per limitare i disagi dei cittadini».

L’ordinanza invocata da giorni dai residenti di piazza Bach e via Frescobaldi è arrivata nella giornata di ieri. La firma il sindaco Angelo Stucchi, che precisa: «Nessuna voce grossa, ma un atto dovuto. Con Atm un confronto aperto, spero che i problemi si risolvano a breve». L’ordinanza parte dalle premesse: «Un esposto controfirmato da 23 cittadini residenti a Gorgonzola in piazza Bach segnalava già in dicembre forti rumori e fumi provenienti dal deposito della linea M2 Metropolitana Milano dell’Azienda Trasporti Milanesi; un secondo esposto, dei medesimi residenti, è stato protocollato nelle scorse settimane». Sempre in premessa: «È stata notificata alla società Azienda Trasporti Milanesi Spa la “comunicazione di avvio del procedimento” a tutela dei cittadini, ed è stato chiesto l’intervento di Arpa Lombardia per effettuare un monitoraggio ambientale dell’attività lavorativa svolta al deposito Atm di Gorgonzola: è stata infatti individuata come principale causa delle molestie l’esecuzione di lavorazioni e la sosta prolungata all’aperto in ore notturne di uno o più locomotori con motore diesel acceso, che provoca rumori molesti ed emette gas di scarico diretti alle abitazioni».

I lavori in corso, sottolinea Atm, sono imprescindibili, devono svolgersi di notte pena l’interruzione del transito convogli sui binari e si concluderanno a giugno. Ma i cittadini non ne possono più. «È stata dunque valutata la necessità di emettere un provvedimento a tutela della salute pubblica in attesa dell’effettuazione dei rilievi ambientali da parte dell’Autorità competente, in grado di determinare i valori di esposizione al rumore e l’impatto di eventuali concentrazioni anomale di inquinanti nell’aria». Ad Atm si ordinano «il rispetto dei limiti di immissione dei rumori in orario notturno a norma della legge quadro sull’inquinamento acustico e del piano di zonizzazione acustica comunale»; e si intima altresì il rispetto di valori limite per le concentrazioni di biossido di zolfo, ossidi e biossidi di azoto, benzene, monossido, piombo e pm10.