Gemelli uccisi, a Gorgonzola il funerale del padre assassino

Presenti alla cerimonia che non era stata annunciata pochi amici e i genitori dell’uomo sconvolti dalla doppia tragedia

Mario Bressi, il padre che ha ucciso i suoi due figli

Mario Bressi, il padre che ha ucciso i suoi due figli

Gorgonzola (Milano), 9 luglio 2020 - Niente folla, niente canzoni, nessuna pubblicità. Anche Mario Bressi, il padre che ha strangolato i figli per vendetta nei confronti della moglie che voleva separarsi, ha avuto il suo istante di pietà. Ieri, per i funerali dell’impiegato 45enne, nella chiesa parrocchiale di Gorgonzola c’era solo uno sparuto gruppo di persone: i genitori e qualche amico, stretti fra i banchi di una chiesa quasi deserta, sotto il sole dell’ora di pranzo.

Una cerimonia rapida, più mesta ancora di quella dei due piccoli, abbracciati sabato mattina da ottocento persone corse a ricordarli nel prato del campo sportivo di Gessate. Anche per il papà e la mamma di Bressi, Ambrogio e Rosella, sconvolti da una tragedia che ha distrutto tre vite, è arrivato il momento di salutarlo, nello strazio di aver perso tutto: l’unico figlio e gli amati nipoti.

La cerimonia, della quale quasi nessuno è stato messo al corrente, è avvenuta lontano dal paese e dalla casa dove l’uomo abitava insieme ai due gemelli di dodici anni e a Daniela Fumagalli, la donna condannata a un dolore eterno. Alla fine di due funzioni tanto diverse e distanti, resta l’incredulità delle comunità segnate da un orrore senza precedenti. Ma ora, finiti i lanci di palloncini, i discorsi dal pulpito, scomparsi i bigliettini e i fiori, per chi resta tutto è ancora più duro. 

Il peso della quotidianità senza Elena e Diego e i loro sorrisi rischia di essere insopportabile, negli appartamenti vuoti dove fino a pochi giorni fa risuonava la loro voglia di vivere. Tutto finito, tutto cancellato dal demone della vendetta che il loro papà non ha saputo controllare. La separazione, alla quale nessuno avrebbe mai creduto, era solo all’inizio. Nulla, fino a quella maledetta notte a Margno, fra le montagne del Lecchese, aveva rivelato l’inferno che Mario nascondeva.