Gorgonzola, casa pericolante: demolizione pronta in via Filzi

Un intervento atteso da sette anni

La casa pericolante di via Filzi presto sarà demolita

La casa pericolante di via Filzi presto sarà demolita

Gorgonzola (Milano), 1 febbraio 2018 - Cantiere consegnato, transenne riposizionate e segnaletica allestita. Ora piano viabilistico e di sicurezza, interventi tecnici e la messa a punto dei dettagli delle opere. Fra una settimana le demolizioni. È iniziata l’operazione palazzo pericolante in via Fabio Filzi, dopo sette anni di disagi e rischio crolli. L'impresa appaltatrice delle opere, scelta dal proprietario che ha accettato in zona Cesarini di accollarsi gli oneri dell’intervento, ha preso in consegna l’edificio all’inizio della settimana. Ma il cantiere è ai prodromi: le adempienze formali e non che devono anticipare le ruspe sono complicate dal fatto che tanto proprietario quanto impresa sono di Viareggio.

Con ogni probabilità almeno una parte dell’intervento sarà subappaltata a un operatore locale. Ma la macchina, finalmente, è in moto. Quanto questo sia importante lo sanno i residenti della via, da sette anni ostaggio delle transenne. Tanto è passato da quando i primi crolli hanno innescato la macchina delle diffide, a vuoto sino a quando, poco prima di Natale, uno dei proprietari ha scelto di farsi carico dell’intervento diretto, liberando il Comune da appalto e investimento (peraltro già in bilancio). "Per la demolizione delle parti pericolanti - spiega il comandante della polizia locale Antonio Pierni - occorrerà attendere una settimana, dieci giorni. Per quella che è la parte che interessa direttamente noi, in questi giorni sono state riposizionate le transenne, che molte volte, in questi anni, erano state spostate o urtate. Poi occorre sicuramente una ordinanza mirata sul tema sicurezza e con una viabilità alternativa".

Vi sono anche altri interventi che vanno eseguiti prima dell’entrata in funzione dei demolitori: vi sono servitù da spostare e un lampione dell’Enel proprio in facciata da rimuovere. "Ma non si poteva fare - spiegano in Comune - prima della consegna del cantiere". Ogni fase è seguita in diretta dall’amministrazione: "Per cinque anni ci siamo incontrati ogni settimana per questo problema - dice il primo cittadino Angelo Stucchi - e finalmente siamo alla conclusione. Il tempo passato è stato troppo, e come ho già detto in altra occasione non per nostra responsabilità. L’importante è essere arrivati alla fine".