Gorgonzola, casa pericolante: colpo di scena

A speranze ormai perse un proprietario del palazzo di via Filzi risponde all’ennesima ordinanza e si incarica di demolizioni e restyling

La casa pericolante

La casa pericolante

Gorgonzola (Milano), 13 gennaio 2018 - Palazzo pericolante in via Fabio Filzi, colpo di teatro d’inizio anno. Un proprietario risponde all’ennesima ordinanza e la certezza delle vie legali fa il miracolo: lavori di demolizione al via il prossimo 29 gennaio. Sarà dunque uno dei proprietari dell’immobile, transennato ormai dal gennaio del 2009, a farsi carico della demolizione delle parti pericolanti e della ricostruzione successiva, per poi rivalersi sugli altri titolari. Si libera così dell’onere il Comune, che era pronto, inevasa l’ennesima diffida, a intervenire direttamente, e che a tale scopo aveva stanziato in bilancio 240 mila euro, presto liberi invece per altri investimenti.

La fine di un incubo per i residenti del vecchio cortile confinanti con le mura a rischio crolli, e per l’intera via Fabio Filzi, centralissima, ormai da anni ostaggio di transenne e paura. La chiave di volta di questa spinosa vicenda è stata l’ultima relazione dei vigili del fuoco, un anno fa circa: «Concreto pericolo per l’incolumità pubblica». Ma il sindaco Angelo Stucchi non risparmia una considerazione amara: «La burocrazia ha appesantito una situazione già di per sè difficile: avremmo voluto, e non abbiamo potuto, arrivare alla soluzione molto prima».

I lavori di demolizione a cura del Comune sarebbero partiti entro qualche mese. Nelle scorse settimane, la risposta di uno dei molti comproprietari dello stabile, e la presa in carico dell’intervento. «Probabilmente - dice Stucchi - la notizia che i lavori sarebbero comunque partiti, e che poi si sarebbe andati sul penale, ha smosso le acque. E’ una buona notizia, per tutti. L’intervento da parte nostra avrebbe richiesto, tanto per cambiare, procedure più farraginose, avremmo speso dei quattrini e avremmo dovuto affrontare a suon di carte bollate una causa di risarcimento. Molto meglio così». Ieri una nota. «La caparbietà e l’efficacia del metodo di lavoro hanno portato a conclusione il processo amministrativo per mettere in sicurezza con la demolizione i fabbricati. La lunga serie di ordinanze non ottemperate (la prima è del dicembre 2008) finalmente è conclusa: il progetto includerà la demolizione, ma con mantenimento della sagoma dell’edificio parzialmente crollato e la messa in sicurezza dei luoghi. Intorno a via Fabio Filzi torneranno sicurezza e mobilità». Un grazie ai residenti, «che hanno vissuto disagi gravi».