Gorgonzola, la risposta al lockdown? "Investire e assumere"

La Nte Process non si è limitata a difendere le posizioni di mercato ma durante la crisi ha scommesso sui giovani da inserire in azienda

Fabio Novelli, ceo dell’azienda specializzata nell’impiantistica industriale

Fabio Novelli, ceo dell’azienda specializzata nell’impiantistica industriale

Gorgonzola (Milano), 15 luglio 2020 - Contro la crisi Covid doppia strategia: difesa delle posizioni sul mercato, ma anche attacco, ovvero ricerca, investimenti, e pure assunzioni. Ben 5, in assoluta controtendenza, nei mesi del lockdown. Almeno una decina già in programma da qui alla fine dell’anno. "Soprattutto di giovani: il futuro dell’azienda sono loro". E’ di ottimismo l’aria che si respira alla Nte Process, azienda che vanta cinque lustri di attività e che da 20 anni opera a Gorgonzola, leader nel settore del trasporto pneumatico, in soluzioni di ingegneria e nell’impiantistica industriale.

A Gorgonzola il quartier generale e gli uffici. A Pessano con Bornago un prestigioso centro ricerche, dove opera il team ricerca e sviluppo, e un impianto pilota dove vengono testate le tecnologie e studiati i materiali, oltre a laboratorio e magazzini. Azienda a gestione familiare, 67 dipendenti ad oggi, altro esempio di tenacia made in Italy. Fondatore Albino Novelli, oggi il Ceo è il figlio Fabio, in azienda anche la figlia Roberta. "L’attività è partita nel 1994 - racconta Fabio Novelli - . Io mi ero appena laureato, avevo avuto modo di studiare alcune esperienze all’estero. Prima c’è stato un piccolo studio di ingegneria. Poi abbiamo via via acquistato i macchinari. Io credo che le strade, quando si inizia un’attività imprenditoriale, siano due: o ti colleghi a qualche cosa che già esiste, o progetti qualche cosa che non c’è. Abbiamo scelto la seconda strada". Core business aziendale la produzione di impianti all’avanguardia per il trasporto pneumatico di materiali, Nte offre soluzioni impiantistiche all’avanguardia, e vanta una clientela internazionale: attualmente, due grandi progetti nel settore automotive ("distrutto dall’emergenza Covid") in Svezia e Polonia.

"I settori in cui lavoriamo sono i più disparati: food, industria mangimistica, petrolchimico, gomma e pneumatici, plastica, farmaceutici". La crisi sanitaria un brusco stop ma anche una opportunità di riflessione. "Diciamo che per alcuni periodi mi sono trovato qui solo - racconta Fabio - e ho avuto modo di pensare a come si potesse affrontare questo momento obiettivamente così delicato. Abbiamo messo in atto una doppia strategia: difesa del mercato, ma anche investimenti e ricerca. Lockdown nonostante, abbiamo continuato ad assumere, rispettando un piano precedente". Una politica del personale dinamica e che guarda avanti. "Il nostro settore è particolare. Non esiste una facoltà universitaria di material handling, facciamo formazione interna". In vista oggi un potenziamento dell’Innovation Center e ulteriori investimenti.