Ferrero investe nel Milanese: nuovi capannoni a Pozzuolo e la produzione aumenta

Il piano di ampliamento del colosso dei dolci

Una linea produttiva del gruppo Ferrero

Una linea produttiva del gruppo Ferrero

Pozzuolo Martesana (Milano), 23 giugno 2017 -  Nuovi capannoni per la produzione, parcheggi, depuratore e magazzini. La Ferrero (oltre 9,5 miliardi di fatturato nel 2015) investe nel Milanese e raddoppia. A Pozzuolo Martesana lavorano 450 addetti dei 21mila impiegati in tutto il mondo. Qui il prodotto di punta è la storica Fiesta, “ammiraglia” del settore merendine dell’industria di Alba: se ne producono ogni anno 300 milioni, 2 milioni e mezzo al giorno. L’ampliamento sarà realizzato a lotti nel prossimo decennio. Piano attuativo e dettagli sono già approdati per l’adozione in Consiglio comunale. E anche la convenzione: oltre a versare gli oneri di legge, la corazzata dolciaria, a Pozzuolo dagli anni Sessanta, si impegna a finanziare per dieci anni, con un complessivo esborso di mezzo milione di euro, le attività culturali del Comune. Accordo inedito, cui si è giunti dopo una lunga trattativa.

Il piano Ferrero è arrivato in Consiglio per l’adozione dopo un lunghissimo iter preparatorio e di confronto fra la dirigenza della storica azienda dolciaria e il Comune. L’area su cui sarà realizzato l’ampliamento dello stabilimento si estende a sud del corpo attuale e supera i 40mila metri quadrati (attualmente lo stabilimento si estende su circa 50mila). È già edificabile da Pgt. «Il progetto - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Gian Paolo Olivari - prevede una serie di interventi che si svilupperanno a lotti e dureranno vari anni. Tre nuovi padiglioni produttivi, magazzini e un nuovo depuratore». L’ampliamento corrisponde a precise esigenze dell’azienda, che trasferirà in Martesana alcune nuove linee di produzione. La convenzione è rivoluzionaria. «L’ampliamento porterà nelle casse comunali gli oneri di legge - spiega ancora Olivari - . Ma circa le opere compensative, c’è stata una lunga riflessione.

Le compensazioni Teem hanno consentito al Comune di avviare e realizzare interventi in gran numero. Abbiamo battuto una strada diversa: l’accordo raggiunto prevede che la Ferrero finanzi, con una quota di 50mila euro annui per dieci anni, le attività culturali del Comune. Potremo fare di più nei settori in cui, date le condizioni note dei bilanci comunali, si è da molti anni costretti a fare di meno». Questo aspetto della convenzione è stato a lungo limato e perfezionato ai tavoli di trattativa, alla presenza di dirigenti aziendali e legali. «È possibile, e si farà». In primo piano, e in prospettiva, anche gli aspetti occupazionali. «La Ferrero è a Pozzuolo dal Dopoguerra e non c’è famiglia che non abbia avuto almeno un componente in fabbrica. Noi speriamo che questa ‘tradizione’ prosegua». Ora per piano e convenzione scatta il periodo canonico per le osservazioni. A fine luglio le approvazioni definitive, a fine anno, salvo intoppi, l’avvio delle opere.