Terrorismo, incontri sospetti: in carcere una parente del marito di Fatima

Arta Kacabuni, residente in Toscana, era agli arresti domiciliari perché già condannata per il reato di associazione con finalità di terrorismo

Combattenti dell'Isis

Combattenti dell'Isis

Inzago, 12 agosto 2017 - Aveva contatti con persone che non poteva frequentare nella sua casa di Scansano, in Toscana. Per questo Arta Kacabuni, agli arresti domiciliari perché già condannata per il reato di associazione con finalità di terrorismo, è stata portata al carcere. La donna albanese è zia del marito di Maria Giulia Sergio, alias Fatima, la lady jihad di Inzago, prima foreign fighter italiana condannata dal Tribunale di Milano per terrorismo internazionale e di cui si sono perse le tracce in Siria. Maria Giulia Sergio ha vissuto a Scansano con il marito Aldo Kobuzi dal 2012 al 2014 prima di partire per combattere al fianco dell'Isis.

I militari, nel corso delle attività di controllo di soggetti sottoposti a misure restrittive, hanno accertato che la donna aveva ricevuto a casa propria delle persone con le quali non poteva avere contatti segnalando la violazione delle prescrizioni imposte all'autorità giudiziaria di Milano che, sulla base di quanto relazionato dai carabinieri, ha emesso un'ordinanza di aggravamento della misura detentiva. La donna è stata quindi tratta arrestata e trasferita in carcere.