Fase 2, locali verso la riapertura: ma a Cassano le distanze di sicurezza fanno paura

Nei bar e ristoranti proseguono le sanificazioni. Alcuni gestori sono però preoccupati: "Così non ci sono i presupposti economici"

La sanificazione dei locali

La sanificazione dei locali

Cassano d'Adda (Milano), 15 maggio 2020 - Si riapre, per bar e ristoranti scatta il conto alla rovescia. Ma il tema delle distanze da rispettare preoccupa: quattro metri 4 metri quadrati per ogni cliente e due metri tra un tavolo e l’altro, numeri che mettono a rischio la ripresa di diverse attività.

"Così come stanno le cose non ci siamo - sostiene Ivano Pantano della Boutique Café -. Ne ho parlato con il sindaco, auspico comprenda la situazione concedendomi spazio maggiore all’esterno del bar. Diversamente, non ci sarebbero i presupposti economici, dunque potrei procedere con il solo take away". Apertura rinviata, ma per motivi di sicurezza, per il Capolinea Café: "Per nostra scelta - spiega Danilo Sivalli, che gestisce il bar con la moglie Sara - resteremo chiusi fino all’1 giugno. Vogliamo fare i test sierologici a tutela della nostra salute e di quella dei clienti".

Pronti, invece, ad accogliere i clienti già da lunedì alla Trattoria da Mirco, gestita dai fratelli Armir e Mirco Gjecaj: "Lo spazio a disposizione non manca per avere un numero adeguato di clienti. Abbiamo provveduto a sanificare i locali e stiamo predisponendo i tavoli in funzione delle nuove normative. Ora attendiamo solo il decreto per la riapertura". Le misure di supporto da parte dell’amministrazione comunale non mancano. "Stiamo vagliando – spiega il sindaco Roberto Maviglia - l’esenzione dal pagamento Tosap e l’ampliamento degli spazi esterni per bar, ristoranti e attività economiche. Inoltre pensiamo allo sconto sulla tassa rifiuti per i periodi di chiusura e il rinvio a settembre del pagamento per chi è rimasto chiuso".