Intervista impossibile a Leonardo da Vinci, la prima a Cassano

Film sul Genio, debutto lombardo sabato al Teca

Da sinistra Eugenio Galbiati Andrea Beretta Massimiliano Finazzer Flory Roberto Maviglia ed Evelina Cavenago

Da sinistra Eugenio Galbiati Andrea Beretta Massimiliano Finazzer Flory Roberto Maviglia ed Evelina Cavenago

Vaprio d'Adda (Milano), 24 aprile 2019 - L'inchiesta di due reporter, uno di Roma l’altro di New York, sulle orme di Leonardo si chiude a Clos-Lucé, Amboise, borgo francese dove il genio vinciano si spense 500 anni fa. E proprio mentre i due giornalisti cercano il modo di raccontare i cinque secoli che ci separano dalla sua scomparsa, l’intelligenza più poliedrica e famosa della storia appare in carne e ossa con i suoi eccentrici abiti rinascimentali e si concede alle domande.

È la trama di “Essere Leonardo. Un’intervista impossibile”, che invece si farà, il film di Massimiliano Finnazer Flory proiettato per la prima lombarda al Teca di Cassano, sabato, alle 21. In parte girato a Vaprio, una delle patrie più amate dall’artista-ingegnere che abitò a Villa Melzi d’Eril, ospite del suo erede, a inizio Cinquecento. Qui, portò avanti gli studi sull’acqua, disegnò alcuni dei suoi cavalli più famosi e il restyling della dimora patrizia a picco sul fiume dove abitava, poi finiti nella collezione Windsor a Londra, nel tesoro della Corona.

La biografia ripercorre le tappe salienti di un’esistenza unica ricostruita fedelmente, amalgama con perizia il “bono pittore” e la curiosità scientifica. Finazzer, che sarà in sala, e introdurrà la pellicola, è riuscito a catturarne l’anima. Per gli amministratori, un vero e proprio orgoglio. "Leonardo è il fil rouge che unisce il nostro territorio alla storia con la maiuscola - dice il sindaco di Vaprio Andrea Beretta -. Sentire di farne parte regala un’emozione indescrivibile".

Accanto a lui, il collega Roberto Maviglia, alla guida di Cassano d’Adda, la città che fra tre giorni ospiterà il documentario: "La nostra è un’area straordinaria, il padre della Gioconda l’aveva capito cinquecento anni fa, tocca a noi adesso rilanciarne il messaggio". I Comuni si mettono in scia al genio, è vero, ma la passione per Leonardo è molto di più. "È l’incanto che cattura davanti a un estro senza limiti", spiega il regista-drammaturgo. Lui che si è dovuto calare nei suoi panni per girare il corto - 77 minuti intensi- non ha dubbi. "I suoi pensieri e le sue parole non subiscono il tempo, è l’uomo che ha inventato il futuro". Un attaccamento che nessuna parola può esprimere. Pietra miliare della nuova filosofia che spingerà in avanti l’intera area. "Cellula-base di un progetto turistico di qualità costruito intorno all’albergo diffuso", annunciano Beretta e Maviglia. Considerazioni che riecheggiano nelle stanze della Casa del Cutode delle Acque.

Martedì l’antico casello fluviale ha aperto le porte a politici e artisti per la presentazione della stagione leonardiana. Si parte in pompa magna con la pellicola al Teca, il 27 aprile alle 21 (ingresso libero, ma i posti sono solo 300 e occorre prenotare sul sito del Comune di Cassano).