Coronavirus, l'allarme di Segrate e Peschiera Borromeo: "Giovani ammalati"

Telefonate tra primi cittadini sulle ragioni dell’impennata. Micheli: "Alcuni sono nati negli anni ’80". Molinari: "Anche bambini nell'elenco"

Paolo Micheli guida il municipio di Segrate: "L’aumento è repentino"

Paolo Micheli guida il municipio di Segrate: "L’aumento è repentino"

Segrate (Milano), 23 marzo 2020 - Impennata di contagi anche nell’Est Milano, i dati rilasciati nelle ultime ore sembrano tracciare un triangolo nero tra Segrate, Cernusco sul Naviglio, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni. I numeri spaventano, i sindaci sono tutti in emergenza. E infatti ieri mattina il primo cittadino segratese, Paolo Micheli, ha alzato il telefono per confrontarsi con i colleghi delle città più contagiate della zona. "Stamattina (ieri per chi legge, ndr) mi sono stati confermati i nuovi dati di casi positivi a Segrate che mostrano un pesante aumento. Da 47 casi, di cui 37 malati più i 10 guariti o in via di guarigione, siamo passati a registrarne ben 71. L’aumento importante non riguarda solo la nostra città, mi sono confrontato sul da farsi con il sindaco di Cologno e di altre città dove hanno avuto un aumento repentino rispetto ai dati precedenti".

Telefoni bollenti, tra le città più a rischio c’è anche Pioltello dove i numeri ufficiosi indicano 77 cittadini positivi al Covid-19 e 110 in isolamento obbligatorio perché entrati in contatto con persone infette. "Al momento non so darne il motivo - ammette il sindaco Micheli, parlando dell'aumento -: mi viene da pensare ad un arrivo in ondata di esiti di esami, ma ha poca importanza. Il fatto è che l’emergenza continua e che dobbiamo continuare a seguire, senza se e senza ma, le ordinanze sempre più stringenti. Chiunque può essere un portatore sano del virus e può trasmetterlo. Tra i malati segratesi, intubati per la polmonite, c’è una persona nata nel 1983 e un’altra nata nel 1985".

Non più solo anziani, dunque, anche i giovani iniziano ad ammalarsi. "Ho inserito i primi bambini nell’elenco - racconta Caterina Molinari, sindaca di Peschiera Borromeo-: uno ha l’età di mia figlia. Non dovrebbe mai accadere. Ogni persona che incontriamo, è un potenziale contagio. Non ho preso sonno fino alle 4 stanotte (ieri notte per chi legge, ndr ). Le ambulanze non si sono mai fermate. Altri tre decessi di persone già inserite in elenco. Ed è un numero sicuramente in difetto".