Segerate, il nonno vigile stroncato dal coronavirus

Altro lutto in città: la ferocia del Covid-19 si è portato via Giuseppe Belviso, per dieci anni angelo custode dei piccoli scolari

Giuseppe Belviso (a sinistra) in una foto con il decano dei nonni vigili Luigi Marinelli

Giuseppe Belviso (a sinistra) in una foto con il decano dei nonni vigili Luigi Marinelli

Segrate (Milano), 20 marzo 2020  - Dieci anni di volontariato al servizio dei bambini, il "nonno vigile" Giuseppe non ce l’ha fatta a superare il contagio. È la sesta vittima segratese, questa volta la ferocia del Covid-19 si è portato via Giuseppe Belviso, l’angelo custode dei piccoli scolari non ce l’ha fatta a vincere questa battaglia. Ogni mattina era lì con la sua divisa gialla davanti alla scuola elementare di via De Amicis, dove aiutava i bambini ad attraversare la strada, sempre col sorriso sulle labbra e una parla gentile per tutti.

Lo conoscevamo in tanti a Segrate: migliaia di alunni che in questi dieci anni sono passati dai banchi della primaria Schweitzer, ma anche le famiglie che ogni giorno portavano i figli o i nipoti a scuola. A darne l’annuncio alla comunità segratese è stato il sindaco Paolo Micheli, che nel suo bollettino quotidiano sull’emergenza ha espresso parole toccanti. "È una perdita che priva l’intera comunità segratese di una bellissima persona - spiega Micheli -, rivolgo il mio cordoglio e quello della città ai familiari e agli amici. Lo ricorderemo sempre con grande affetto, in divisa. In particolare lo ricorderanno i bambini, le mamme, i papà e i nonni della scuola elementare di via De Amicis che aiutava nell’attraversamento della strada ormai da una decina d’anni. Questa notizia è arrivata insieme all’aggiornamento quotidiano dell’Ats che mi informa che, oltre al nostro nonno vigile, altri due nostri concittadini sono deceduti. Segrate si stringe in un abbraccio anche attorno ai parenti di questi nostri due cari concittadini. Un dramma che pare non avere fine: ad oggi è arrivato a sei il numero di nostri concittadini vittime del Coronavirus".

La situazione peggiora di giorno in giorno anche a Segrate, altri tre casi sono scoppiati nelle ultime ore. "Si aggrava anche il bilancio delle persone che sono risultati positive - continua il primo cittadino - che si aggiorna con tre nuovi casi, fortunatamente ci sono anche tre segratesi dimessi e in via di guarigione dopo il ricovero in ospedale. Ogni giorno viviamo con ansia quello che è diventato un vero e proprio bollettino di guerra, con un nemico invisibile e ancora molto forte, che siamo tenuti a combattere tutti insieme". Segrate è in contatto costante con i malati e le persone in quarantena preventiva, ogni giorno i medici di base chiamano a casa per monitorare la situazione. Ma non solo.

«L’altro giorno ho chiamato un nostro concittadino anziano che si trova in ospedale - racconta Micheli -. Mi ha detto: "Signor sindaco, ho paura per la mia famiglia". Ho risposto a lui quello che ripeto a tutti i segratesi: non vi lasceremo soli. Fosse anche l’ultima cosa che faremo. Istituzioni, personale sanitario, forze dell’ordine e volontari. Siamo qui per costruire una grande rete di sicurezza per tutte le persone in difficoltà. Abbiamo istituito un numero unico dedicato a chi ha bisogno". Il numero anti-Covid è lo 02.26.90.2216, volontari e personale comunale danno informazioni e attivano gli aiuti domiciliari. "Ne usciremo solo assieme - conclude il sindaco -, arricchiti da una nuova consapevolezza civile".