Coronavirus, a Pioltello morti aumentati del 400%

Secondo i conti dell’ufficio anagrafe nel mese di marzo confrontato con quello dello scorso anno

La situazione è critica

La situazione è critica

Pioltello (Milano), 8 aprile 2020 - A Pioltello i decessi aumentati del 400 per cento, il confronto con i dati dello scorso anno mostrano un quadro allarmante. Un pezzo di città sta scomparendo giorno dopo giorno ed è una situazione che fa paura. Nel mese di marzo, l’anagrafe cittadina ha emesso una sessantina di certificati di morte intestati a residenti pioltellesi, mentre nello stesso mese del 2019 erano stati registrati solo 15 decessi. Numeri praticamente quadruplicati. Ufficialmente le vittime da Covid-19 sono sottostimate, solo un terzo dei decessi sono stati "certificati" con un tampone. "La situazione è molto preoccupante - spiega il vicesindaco, Saimon Gaiotto -, il contagio si diffonde in fretta ed è giusto che i cittadini lo sappiano, altrimenti sarà difficile uscirne. A marzo sono morte una sessantina di persone, ma i dati ufficiali ci raccontano che le vittime da Covid sono solo 28, sugli altri mancano gli esiti di eventuali tamponi".

Circostanze strane che fanno pensare ad altro. "Un nostro anziano ha avuto la febbre e poi è morto di infarto - racconta Gaiotto -, ma solo qualche giorno dopo la febbre è salita anche alla moglie. Un caso strano che mi fa pensare a un decesso per contagio". Rispetto ai dati di Segrate e Peschiera, Pioltello risulta la città più colpita della zona. "A Pioltello la situazione è difficile: 550 persone sono in quarantena e 170 cittadini sono malati - conferma il vicesindaco -. A differenza di altri amministratori, io non penso che tutto sia imputabile ai cittadini indisciplinati: le limitazioni ci sono e a Pioltello stiamo facendo di tutto per farle rispettare". Oltre ai controlli della polizia locale - attraverso pattugliamenti in auto e perlustrazioni dall’alto con i droni - gli aiuti ai cittadini sono scaglionati dai volontari. "Abbiamo chiesto alle quattro Caritas parrocchiali - aggiunge Gaiotto - di distribuire i pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà in modo contingentato".

Al Satellite i contagi sembrano nella norma, ma non è così in altre zone. "Sono convinto che il contagio sia partito da una festa di Carnevale organizzata a febbraio nelle zona di Maria Regina - sottolinea Gaiotto -, dove quel giorno c’erano centinaia di persone. Nel quartiere si sono poi ammalate almeno 50 persone che avevano partecipato alla festa: nei giorni successivi, non avendo sintomi, sono state libere di circolare, uscendo per strada o spostandosi in città, fino a quando sono state introdotte le misure governative di marzo. Due persone che sono morte nelle settimane successive erano state a quella sfilata. È possibile che qualcuno abbia involontariamente diffuso il Covid-19, magari un partecipante che arrivava da fuori. Lo credo perché proprio in quel quartiere il contagio è stato alto".