Bussero (Milano), 15 aprile 2020 - Zero decessi, zero contagi. La casa di riposo di Bussero è in controtendenza, fra le sue mure non c’è stata la strage di nonni da coronavirus che si è registrata in altre strutture di Milano e hinterland. Con una prevenzione ferrea Comune e direzione sono riusciti a proteggere i 66 ospiti e i 70 dipendenti dal contagio, "almeno finora", ripetono per scaramanzia. Il piano di salvataggio è scattato il 22 febbraio, il 24 un’ordinanza del sindaco Curzio Rusnati ha blindato la struttura, niente più visite, niente più arrivi "soprattutto di Covid – spiega il primo cittadino -. Rischiare di accoglierne uno avrebbe trasformato l’Rsa in una bomba a orologeria. Ho firmato il provvedimento proprio per evitare di ritrovarci a contare i morti".
Per le famiglie lo strappo di una separazione tempestiva, "lenita però dalle video-chiamate, i tablet sono arrivati nelle stanze sin dai primi giorni dell’emergenza - sottolinea la direttrice Simona Colombo -. Ormai, la tecnologia è diventata parte delle nostre giornate". A fare la differenza è stato "il rispetto scrupoloso delle prescrizioni igieniche del governo – aggiunge -. Distanza , mascherine, guanti, camici si sono rivelati l’antidoto migliore, aspettando il vaccino. Abbiamo anche organizzato corsi sul virus per gli operatori e per i nostri anziani. E loro si sono adeguati in un attimo. Molti tollerano anche di coprirsi naso e bocca, hanno capito che serve per la sicurezza generale". Poi, è stata varato una sorta di protocollo interno, isolamento di chi mostra sintomi e screening a tappeto della temperatura. Ha funzionato nonostante anche qui le autorità sanitarie non abbiano ritenuto necessari i tamponi.