Cassina, cimitero aperto a mezzanotte: "Per i guasti non c’è nessuno"

Il cancello si è rotto, ma non c’è un numero per le emergenze. Per chiudere l’ accesso deve accorrere un consigliere

Andrea Maggio

Andrea Maggio

Cassina (Milano), 10 febbraio 2020 - È buio , quasi notte, ma il cancello del cimitero a Cassina è aperto. Qualche residente di Camporicco, il quartiere che ospita il servizio, cerca un numero d’emergenza da chiamare ma non c’è e allora avvisa il consigliere di minoranza Andrea Maggio. Il quale è da tutt’altra parte, ma si precipita e alle 23.30, constatata la situazione, lo chiude personalmente. Risolto il problema, scatta la polemica. "Evidentemente si è trattato di un guasto al sistema automatico, può succedere – dice il capogruppo di Uniti per Cassina – quel che non mi spiego è che non sia prevista una reperibilità. Ho accostato il cancello per evitare che malintenzionati potessero approfittarne".

In tempi di spending review, i custodi, che ogni giorno facevano il giro di parchi e cimiteri per sbarrarli, non sono che un ricordo sbiadito. Sono stati sostituiti dai computer, che provvedono a far scattare le serrature all’ora fissata "ma qualcosa può andare storto, come ieri, e in questa evenienza occorre che gli abitanti sappiano cosa fare. Invece non c’è nessun riferimento per lanciare l’Sos". "Oggi verificherò con gli uffici cosa sia successo, non escludo di portare il caso in Consiglio attraverso un’interrogazione".