Cernusco rivuole il suo preside

Mobilitazione attorno al prof Mereghetti ostaggio della burocrazia

Claudio Mereghetti alla cerimonia di intitolazione a Margherita Hack

Claudio Mereghetti alla cerimonia di intitolazione a Margherita Hack

 

 Cernusco sul Naviglio (Milano), 19 febbraio 2018 - Un mese fa la grande festa per l’intitolazione a Margherita Hack dell’istituto omnicomprensivo di Cernusco sul Naviglio, lo scorso settembre la visita del premier Gentiloni al cantiere della scuola green del futuro, in mezzo sei mesi di lavoro intenso e proficuo con insegnanti, ragazzi e genitori in una sorta di rarissima alleanza didattica. Pochi giorni fa, però, la doccia gelata, quanto può essere glaciale la circolare di un ufficio pubblico regionale: nel bel mezzo dell’anno scolastico, il professore Claudio Mereghetti, “reggente” dell’istituto di piazza Unità (1.800 alunni tra scuola dell’infanzia, elementari e medie), viene sollevato dall’incarico a favore della nuova dirigente appena nominata, che probabilmente è la vittima principale di questo assurdo valzer burocratico.

Si chiama Lisa Aloise, ha già diretto con successo il comprensivo di Vimercate, prima che il Ministero le accordasse la scorsa estate il trasferimento in provincia di Cosenza, dove aveva chiesto di rientrare sfruttando la mobilità interregionale. Tutto bene, fino a quando la Corte dei Conti ha eccepito sull’operazione.

Secondo la magistratura contabile, mancherebbero i requisiti minimi temporali di permanenza in Lombardia per promuovere il trasferimento. Dura lex sed lex? Di certo siamo di fronte a un bel “pasticcio” che rivela ancora una volta le contraddizioni della macchina pubblica e la lentezza della giustizia rispetto ai tempi della vita dei cittadini. In attesa che i giudici dipanino la matassa - sembra che la nuova preside, al momento in ferie, abbia già fatto ricorso - la città di Cernusco si mobilita attorno al “reggente” Mereghetti, che nel frattempo è tornato a tempo pieno nella sua Brugherio.

«Come dirigente ha fatto davvero molto bene - sottolinea Gerardo Giacomazzi, presidente del consiglio di istituto - e vorremmo fortemente che rimanesse qui. Gli siamo vicini e riconoscenti per questi pochi ma intensi mesi, che lasciano un segno indelebile all’interno della nostro scuola». Parole accorate, cui potrebbero seguire iniziative più concrete come la raccolta firme, e condivise dall’amministrazione comunale cernuschese che, col sindaco Ermanno Zacchetti e l’assessore Nico Acampora, si sta spendendo nelle sedi opportune perché si arrivi a una soluzione ragionevole e condivisa. «Non abbiamo nulla contro la professoressa Aloise - tiene a sottolineare il consiglio di istituto - anzi siamo già certi che sia una professionista e una persona seria. Non ci sembra però giusto interrompere così un incarico. In questo periodo di transizione - conclude Giacomazzi - vogliamo rassicurare i genitori e gli studenti che verrà garantita l’assoluta continuità delle politiche scolastiche impostate dal preside».

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